Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio.
Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive.
Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.
Ormai arrivano direttamente in città:
https://www.castedduonline.it/cagliari-ora-i-migranti-sbarcano-persino-a-su-siccu-sindaco-e-regione-fermino-questa-invasione/
Sono anni che questa storia va avanti. Risulta addirittura noioso ripetere sempre le stesse cose…
Persino il professore Francesco Pigliaru (PD), al tempo della sua presidenza alla Regione Sardegna, si lamentò duramente col governo Gentiloni, all’epoca in carica, dicendo chiaramente che l’unico mezzo per fermare questa invasione fossero i rimpatri immediati. Ora: a Cagliari c’è un sindaco dei FdI e la Regione è amministrata dagli “identitari” filo-sionisti del PSd’AZ ma come si può facilmente notare, la musica non cambia, anzi…
[…] i clandestini fuggono a centinaia dagli hotspot e dai Cara siciliani, o quando sbarcano sulle spiagge della Sardegna disperdendosi in mezzo ai bagnanti sbigottiti –, impiegando i rappresentanti delle nostre forze […]
[…] i clandestini fuggono a centinaia dagli hotspot e dai Cara siciliani, o quando sbarcano sulle spiagge della Sardegna disperdendosi in mezzo ai bagnanti sbigottiti –, impiegando i rappresentanti delle nostre forze […]