Roma, 14 lug – Ignazio La Russa e suo figlio Leonardo finiscono nel mirino delle femministe di Non una di meno. Nella notte sono stati affissi a Milano alcuni manifesti rivendicati dall’associazione con la foto dei due e la scritta: “El violador eres tu. Gli stupratori siete voi”. Nel pomeriggio previsto un sit-in in piazza XXV Aprile.
L’azione di Non una di meno contro La Russa
Per le femministe di Non una di meno non c’è presunzione di innocenza che tenga o dubbio alcuno sullo svolgimento dei fatti: Leonardo La Russa è colpevole a prescindere. Anzi, a essere colpevoli colpevoli sono pure il padre Ignazio e perfino le attività di famiglia come lo studio legale e i locali di proprietà. In fondo nel comunicato con cui l’associazione rivendica l’affissione la violenza sessuale di cui Leonardo La Russa si sarebbe macchiato e per la quale è stato denunciato passa in secondo piano.
Il tutto diventa uno sfogo politico contro “il sistema di potere economico e patriarcale”, ma soprattutto per attaccare il padre che viene indicato come “violador”, cioè stupratore, perché “è un presidente del senato che colpevolizza una ragazza stuprata sotto il proprio tetto, alimentando la cultura della violenza con il solito vecchio e insopportabile ritornello ‘è colpa sua, aveva bevuto’, ‘è colpa sua, era drogata’”, e ancora perché “è un avvocato potente che sostiene di avere già “interrogato” il figlio e di non aver riscontrato nulla di illegale, mandando un messaggio in perfetto stile mafioso e fascista (ma del resto.. ) ai colleghi che che occuperanno del caso”.
“El violador eres tu. Gli stupratori siete voi”
A La Russa viene quindi rinfacciato di tutto, dalla sua posizione politica alla sua professione di avvocato, fino alle attività economiche: “la tua ricchezza è fondata sul business di quei locali dove ‘le donne entrano gratis’, perché la merce sono loro”. L’apice del delirio arriva quando passano alle richieste: “Vogliamo cacciare La Russa da ogni incarico pubblico, vogliamo chiusi i locali della famiglia e lo studio legale, vogliamo requisiti i loro soldi e devoluti ai centri antiviolenza”. Insomma un processo non basta, ai La Russa va tolto tutto, anche il lavoro e le proprietà. A quando la ghigliottina?
Michele Iozzino
6 comments
Più son bastardi e più cavalcano i nefasti esiti della tossicità… A proposito, su quale base femministe pazze prospettano che l’ imberbe fosse a conoscenza dello stato tossico della presunta vittima ?!
No, le vere stupratrici siete voi: con la vostra continua propaganda “antipatriarcale” state stuprando il diritto, violentando la ragione, molestando la psiche dell’intero genere maschile e rovinando la vita a tanti giovani maschi innocenti. “Non una di meno”: associazione a delinquere di stampo femminista! Vi cambierei il nome il “non una ne rimanga” non ne dovrebbe restare manco una di voi per ripristinare lo stato di diritto e la razionalità apollinea.
Non mi dispiace per questo idiota senza cervello, lui e il padre, due imbecilli che sapendo di essere sotto i riflettori , il ” cucciolo ” si gira e si strafoga come un qualsiasi morto di fame. Non capiscono qual è il loro posto nella società. Volgare, vaffanculo! Fottiti ! Impara per la prossima
Queste associazioni sono grupposscoli di scappati di casa anzi di tastiera nascosti e protetti dal social di zucchina , in russia sarebbero considerati alla stregue di organizzazioni proto – terroristiche , altrochè!
voglio sperare che gli uomini si sveglino,una buona volta:
ignazio la russa è un uomo,almeno fino a prova contraria…
e rappresenta una delle più alte cariche dello stato:
COME PUO’ ACCETTARE,che queste streghe pazze vomitino accuse gravi su di lui,senza denunce,senza prove,senza riscontri?
mi auguro che finalmente i cosidetti “politici” si sveglino fuori,(la russa in testa,visto che ha firmato senza fiatare i vari codici rossi e convenzioni di instabul)
e si rendano conto di che razza di mostro giuridico stanno creando,a forza di darle tutte vinte alle femministe.
quindi mi auguro che tiri fuori un pò di orgoglio e QUERELI PER DECINE DI MIGLIAIA DI EURO ognuna di queste peripatetiche,che lo hanno diffamato a mezzo stampa….
per poi proseguire con una decisa revisione di OGNI finanziamento che viene erogato a queste cosidette “associazioni di genere”
che non fanno altro che diffondere odio e veleno nella società,come fossero un cancro metastatico:
e il cancro si cura con il bisturi e la chemioterapia,fino a bruciarne anche le radici…
in modo che non germogli più.
dov’è il mio commento?