Roma, 27 set – Luca Morisi, l’ex capo della “Bestia” social di Matteo Salvini, è indagato per cessione di droga. Appena pochi giorni fa aveva annunciato il suo addio come guida della macchina dietro ai profili social del leader della Lega. Decisione che aveva scatenato i dietrologhi. Ma a quanto pare la politica e i dissapori interni – con la linea filogovernativa di Giorgetti incompatibile con quella di lotta – non c’entrano niente. Infatti Morisi risulta indagato dalla Procura di Verona per cessione e detenzione di stupefacenti, secondo quanto affermato da fonti investigative sentite dall’Adnkronos. Questa sembrerebbe dunque la vera ragione del suo passo indietro di qualche giorno fa.
Luca Morisi, ex capo della Bestia social di Salvini, indagato per cessione di droga
Secondo quanto riportato dai media, Morisi, 48 anni, aveva nella sua cascina a Belfiore, in provincia di Verona, una droga liquida rintracciata e sequestrata dai carabinieri. Scoperta che potrebbe essere collegata alla “soffiata” di tre ragazzi fermati dalle forze dell’ordine ad agosto. I quali hanno ammesso di aver ricevuto sostanze stupefacenti proprio da Morisi. Gli investigatori stanno svolgendo le dovute verifiche proprio su questa droga liquida.
“Grave caduta come uomo, chiedo scusa per la mia debolezza e per i miei errori”
Poche ore dopo la diffusione della notizia delle indagini a suo carico, Morisi ha spiegato le sue ragioni in una nota. “Non ho commesso alcun reato ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo. Chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori a Matteo Salvini e a tutta la comunità della Lega, a cui ho dedicato gli ultimi anni del mio impegno lavorativo, a mio padre e ai miei famigliari, al mio amico di sempre Andrea Paganella a fianco del quale ho avviato la mia attività professionale, a tutte le persone che mi vogliono bene e a me stesso”, afferma. L’esperto social ha poi voluto ricordare di aver “rassegnato il 1° settembre le dimissioni dai miei ruoli all’interno della Lega. E’ un momento molto doloroso della mia vita, rivela fragilità esistenziali irrisolte a cui ho la necessità di dedicare tutto il tempo possibile nel prossimo futuro, contando sul sostegno e sull’affetto delle persone che mi sono più vicine”.
Pochi giorni fa l’addio per “questioni familiari”
Nei giorni scorsi l’ideatore della Bestia che tanto ha contribuito al successo social di Salvini aveva detto di lasciare l’incarico per “motivi familiari”. “Non c’è alcun problema politico, in questo periodo ho solo la necessità di staccare per questioni familiari“, aveva chiarito. Ora resta da capire quali sono i fatti, perché per adesso non tornano troppi elementi della vicenda dei tre ragazzi fermati che “incastrano” l’ex capo della comunicazione social di Salvini. La perquisizione nella cascina di Morisi è scattata proprio dopo questa “soffiata”? Staremo a vedere.
Adolfo Spezzaferro
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