Londra, 8 gen – Incidenti di percorso che si verificano quando ti appresti a “comprare” un figlio servendoti di una donna come incubatrice; la coppia gay Steven e Marc Winchester-Horscraft era ricorsa a una madre surrogata per avere un bebè. Ma proprio sul “più bello” si sono visti negare la paternità delle due gemelline per una questione di … parcella.
Per un pugno di sterline
La coppia aveva già pagato la madre surrogata 17.000 sterline, ma quando vi sono state delle complicanze nel parto, la donna ha richiesto tremila sterline in più. Le gemelline stavano infatti per nascere con un parto prematuro, essendosi la gravidanza conclusa a 28 settimane; una delle piccole, inoltre, non era nella posizione giusta creando non pochi problemi alla madre (una donna, non una macchina sforna figli sebbene con dubbia morale) durante il parto. Alla nascita, le due piccole hanno subito il ricovero nel reparto di terapia intensiva neonatale. Il difficile parto e la difficile gestazione hanno messo in rischio la loro capacità di sopravvivere.
La disputa legale “esosa”
Quando la fase critica è fortunatamente passata, la madre surrogata ha preteso dalla coppia gay altre 3.000 sterline. I due uomini non hanno riconosciuto le maggiori difficoltà della gravidanza alla donna in quanto non previste nel “contratto” e si sono rifiutati di pagare l’extra. A questo punto la donna ha registrato le gemelline all’anagrafe inserendo il nome del fidanzato come padre. Purtroppo, però, uno dei due coniugi gay era il padre biologico delle gemelline e quindi è nata una diatriba legale. Risultato: riconosciuta la paternità a uno della coppia arcobaleno, le piccole sono state tolte alla madre. I due neo “genitori” adesso devono però pagare 26.000 sterline di spese legali; a questo punto, diremmo, gli conveniva pagare le 3.000 in più. Ma niente paura; siccome le cause Lgbt, anche quelle più strampalate, riscuotono molto successo online, i due neo papà hanno organizzato una raccolta fondi per pagarle. Che dire, tutta la storia lascia in bocca un sapore amaro, di compravendita, di negazione della natura, di freddezza e insensibilità; figli pretesi per contratto, dinamiche che si prestano a ricatti economici che realizzano le peggiori previsioni distopiche dei film di fantascienza. Quando il progresso si trasforma in barbarie, ai danni dei bambini.
Ilaria Paoletti
3 comments
..se fosse possibile ripetere la ll guerra mondiale gli inglesi la perderebbero al primo giorno, per come sono, ora, ridotti..
Ah già, perché le coppie etero non ricorrono alla maternità surrogata, no no…
Oltretutto, le coppie gay possono farlo solo in paesi dove la pratica non sfrutta la donna in questione (informatevi prima di sparare a zero), mentre le coppie etero lo possono fare anche in paesi dove la donne viene sfruttata, e la sfruttano seriamente.
Cattivi gay, cattivi.
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