Milano, 29 mag – “Sotto quel ginocchio che ha ucciso George Floyd abbiamo perso tutti il respiro”. E’ il grido con il quale si sono dati appuntamento davanti al consolato Usa di Milano militanti dei centri sociali che nel nome dell’antirazzismo hanno chiesto giustizia per George Floyd, l’afroamericano brutalizzato e ucciso dalla polizia di Minneapolis. Per rendere ancora più coreografica la manifestazione i sedicenti antagonisti hanno pensato bene di indossare mascherine recanti la scritta “i cant breathe”, (non riesco a respirare) l’ultima frase pronunciata dalla vittima americana sotto il peso del ginocchio di un poliziotto. “Nessuno può respirare con tutto questo razzismo, in tutto il mondo riprendiamo il fiato e leggiamo i nomi di tutte e tutti”, hanno concluso.
Sempre alla ricerca di cause esotiche da sposare, purché non riguardino i diritti e i problemi degli italiani che soprattutto in questa delicata fase storica decisamente non mancano, i militanti antirazzisti alla pummarola hanno individuato in Floyd l’ennesima bandiera (e immaginiamo quanto le autorità statunitensi siano preoccupate di cosa pensino di loro i centri sociali) da agitare secondo convenienza.
Il tutto glissando abilmente su come una legittima protesta per denunciare la brutalità poliziesca si sia trasformata in varie città americane in disordini, saccheggi, tumulti e rapine che non paiono il modo migliore per onorare la memoria della vittima.
Ma ovviamente gli anti-razzisti con la loro indignazione selettiva si attivano solo ora, dimenticando per convenienza le molte vittime caucasiche della violenza della polizia. Sarebbe bastata una rapida consultazione del National Violent Death Reporting System Usa per vedere quanti bianchi sono rimasti uccisi dalle modalità aggressive di intervento della polizia americana, e per capire che la razza non c’entra niente: il problema al massimo è una polizia militarizzata, composta da ex veterani di guerra, con tattiche operative da guerriglia urbana, aggressiva e violenta. Ma è un problema americano, appunto.
Video dal canale YouTube di Alanews
Cristina Gauri
5 comments
Bella la coreografia, in ginocchio a braccia incrociate con mani che cingono il collo mentre ondeggiano le zucche vuote… veramente patetici, ma probabilmente non hanno altro a cui pensare. Portafogli rigonfi di sussidi e lisciati dalle sinistre che li sovvenzionano in ogni modo. Ho proprio sbagliato tutto in questa vita, maschio, eterosessuale, caucasico e nazionalsocialista, nessuno che andrà mai per strada a perorare la mia causa…. sarà per la prossima esistenza!
Da Lotta Continua a Strumentalizzazione continua… Almeno oggi è tutto più chiaro. Salvo come e perché è defunto Black G. Floyd.
Questi sinistroidi dei centri sociali si preoccupano di tutto e di tutti all’infuori degli Italiani.E poi chi sono questi?Cosa ne sanno della situazione in USA?Ho vissuto negli USA per oltre venti anni e credetemi fare il poliziotto in America non è come fare il
Poliziotto qui.Si rendono conto questi pulciosi dei centri sociali, di quanti poliziotti vengono uccisi ogni anno svolgendo il loro lavoro in America?Manifestate per il nostro popolo se volete manifestare,pseudo Bolcevichi!
Una sana manganellata a tutte queste zoccole femministe e a casa a lavorare e servire il povero marito che lavora tutto il giorno e porta anche le corna!
E avete rotto il cazzo anche con questi froci di merda!! che lo stato trovi una cura per questi pericoli pubblici guardate la cronaca leggete quanti omicidi per colpa di questi frocioni fuori di testa!! leggete le cronache non lo dico io qualcosa in testa non gli funziona!!L’ultimo a ciampino prima il delitto varani e altri centinaia di casi .. vi sembra la normalita’???