Roma, 27 giu – Osservando i toni festosi con cui vengono celebrate le riaperture della gran parte delle attività produttive sembrerebbe ormai certo il superamento di ogni limitazione delle nostre libertà. Auspicio che è ovviamente condivisibile e che renderebbe entusiasti se avallato dalla reale possibilità di poter garantire il pieno ritorno ad una vita normale. Già, perché al di là delle positive apparenze e dei prospetti a breve termine la possibilità di nuovi lockdown in autunno è purtroppo presente.
Ecco come giustificheranno i nuovi lockdown
Alcuni commentatori hanno notato la strategia comunicativa in atto per poter giustificare il ritorno delle restrizioni. In primis, urge osservare l’andamento della campagna vaccinale, dato che milioni di cittadini italiani non hanno ricevuto la somministrazione del siero. Pertanto, è probabile che coloro i quali abbiano preferito rinunciarvi vengano scelti come capro espiatorio delle future risalite dei contagi e della mancanza di sicurezza. In tal modo i nuovi lockdown risulterebbero maggiormente giustificabili e, giocando sul panico sociale, finirebbero per essere anche avallate da milioni di cittadini già immunizzati.
A conferma di ciò si pongono le dichiarazioni di alcuni virologi o politici chiusuristi che hanno già “invitato” alla vaccinazione. Questo nella convinzione di poter in tal modo evitare nuove chiusure nel prossimo periodo autunnale. E’ semplice quanto triste accorgersi che il governo attuale (proprio come il precedente) non nutra interesse verso la libera scelta e la necessità del rispetto altrui. Una modalità di gestione e comportamento che le istituzioni pagheranno con l’espansione dell’astio dei cittadini nei loro riguardi, principio di formazione della dannosa antipolitica.
Non possiamo pertanto che denunciare agli italiani il rischio concreto di nuove limitazioni alle libertà individuali nel prossimo futuro. Sicuramente dopo la tornata delle elezioni amministrative, condite in maniera beffarda da una campagna elettorale illusoria. Promettere agli italiani la ripartenza per ottenere consenso e poi imporre nuovi periodi di lockdown sarebbe atteggiamento ben oltre il vigliacco.
Tommaso Alessandro De Filippo
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