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“Quattro metri quadri per cliente e tavoli a due metri”. Ecco le linee guida Iss per la ristorazione

by Cristina Gauri
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Roma, 11 mag – Arrivano le linee guida per la riapertura di bar e ristoranti stabilite dai tecnici di Inail e gli scienziati dell’Iss nell’ambito del Comitato tecnico-scientifico. Sono contenute nel Documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione, che guiderà le Regioni nell’intricato percorso delle riaperture del settore attese per il 18 maggio su tutto il territorio nazionale.Curva dei contagi permettendo.

La prima regola riguarda la decisione di «un limite di capienza predeterminato», partendo dalla regola aurea di «Quattro metri quadrati per ogni cliente e 2 metri tra un tavolo e l’altro». Per capire quante persone potranno accedere all’esercizio si dovrà quindi dividere la superficie del locale per 4 metri «fatto salvo la possibilità di adozioni di misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie». Com recita il documento «la questione del distanziamento sociale assume un aspetto di grande complessità», perché data l’ovvia impossibilità di stare a tavola indossando i dpi e, «in presenza di soggetti infetti da Sars-Cov-2, la possibilità di contaminare stoviglie e posate è alta». Via libera quindi al «ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali», e «Privilegiare l’uso di spazi all’aperto rispetto ai locali chiusi».

Un altro nodo critico riguarda le distanze. Gli scienziati raccomandano «una rimodulazione dei tavoli e dei posti a sedere, garantendo il distanziamento dei tavoli non inferiore a 2 metri». Tra un avventore e l’altro la distanza dovrebbe essere «in grado di evitare la trasmissione di droplets». La disposizione delle sedie dovrebbe «garantire un distanziamento tra i clienti adeguato». E infine, al termine di ogni servizio al tavolo, «andranno previste tutte le consuete misure di igienizzazione rispetto alle superfici evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati».

In arrivo anche l’ennesima autocertificazione, che potra essere presentata dalle famiglie e che attesterà la parentela così da sollevare i gestori del locale da qualsiasi responsabilità e che farà guadagnare qualche coperto in più: renderà possibile l’allestimento di tavoli più piccoli risparmiando spazio. Spariscono il servizio a buffet, i menu cartacei e i piatti del giorno verranno scritti su lavagne o fogli monouso. Che allegria.

Cristina Gauri

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2 comments

Ermanno 11 Maggio 2020 - 6:58

E se uno vuole andare a cena con l’amante? Cosa deve certificare?… 😁🤔

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Antonine 11 Maggio 2020 - 10:05

ma chi caxx ci andra’ mai piu’ nei ristoranti se ne puo’ benissimo fare a meno.

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