Roma, 11 mag – A che punto di isteria generale può portare una pandemia? E’ forse ancora presto per rispondere a questa domanda. Di sicuro però sappiamo che l’eccesso di zelo nei controlli imposti dalle misure restrittive sta generando una serie di atteggiamenti quantomeno fuori luogo da parte dei controllori. Quanto accaduto ieri a Lecce ne è un esempio emblematico. Una vigilessa ha infatti deciso di interrompere di colpo un funerale di una donna di 32 anni per chiedere i nomi dei presenti. Non è uno scherzo, è successo davvero e ovviamente la decisione dell’agente della polizia municipale ha scatenato la furia di amici e parenti della defunta.
La denuncia della madre
“Inaccettabile persecuzione”, ha dichiarato la madre della 32enne che ha scritto a riguardo un’apposita lettera al sindaco di Lecce. “Non è accettabile che avvenga tutta questa persecuzione durante la celebrazione della messa del funerale di mia figlia Silvia – scrive la madre – che ha già dovuto sopportare in vita atroci sofferenze e non trovare pace nemmeno nel cimitero durante il suo ultimo saluto da parte dei congiunti che educatamente erano a 3-4 metri uno dall’altro all’aperto, continuare imperterrita a disturbare per chiedere nome e cognome col taccuino in mano mentre il dolore per la perdita della figlia ti attanaglia è veramente deplorevole e squallido”.
E ancora: “Vengo dal cimitero di Bologna dove mia figlia è morta e nonostante si celebrassero i funerali nessun vigile a Bologna si è mai permesso di assumere atteggiamenti da campo di concentramento, anzi se si avvicinavano era solo per dare le condoglianze e ricordare le distanze. Allora credo signor Sindaco che la prima cosa che manca a questa vigilessa non sono l’apprendimento delle regole del Decreto, ma le basi più elementari della buona educazione, del rispetto del dolore atroce per la perdita di una figlia, del rispetto per la celebrazione funebre e poi non può avere libero arbitrio di modificare le regole a suo piacimento”.
Rabbia e considerazioni più che legittime, oltretutto questo assurdo episodio è accaduto in una città dove la polizia municipale non è la prima volta che compie interventi discutibili. Lo scorso mese, infatti, era scoppiato un altro caso con protagonista sempre una vigilessa: l’agente aveva fermato un medico per controlli, bloccandolo per un quarto d’ora proprio mentre si stava recando in sala operatoria.
Alessandro Della Guglia
12 comments
Zelante sgherra del dem salvemini… Che dire… Purtroppo credo sia solo l’antipasto!
I sinistri non hanno mai avuto rispetto degli Italiani, né da vivi né tanto meno da morti!
La sceriffa ha colpito…pensa di essere brava…vorrei vedere le capitasse .una situazione analoga .tipo morte di un figlio o una persona cara e che venissero i colleghi a romperle i coglioni in un momento di dolore…come reagirebbe….vergogna!!!!
Certa gente la divisa non la dovrebbe portare, spero la licenzino.
purtroppo…
anche dentro una divisa,a volte si trovano degli imbecilli.
e gli imbecilli si allargano sempre,quando trovano il tenero.
ma ci sono comunque dei limiti al rispetto che si deve ad un funzionario dello stato,
limiti che NON
devono essere superati:
da CHIUNQUE,esso sia.
…
se fosse capitato in un funerale della mia famiglia,questa vigilessa la gonfiavano come una zampogna:
donna o meno…e rispetto o meno.
Ma che si aspetta a reagire? Per esempio, quella sottospecie di animale in uniforme doveva essere picchiata a sangue e mandata in ospedale con le ossa rotte, proprio come fanno regolarmente i clandestini quando qualcuno si permette di importunarli. Avrebbe sporto denuncia? Non importa, perché all’ospedale per almeno 60 giorni e con tanto male ci sarebbe finita lei. E poi, anche dopo un anno o più, un bel bis di altri 60 giorni, ma questa volta con il passamontagna…….. e così via per vedere chi si stanca prima. Tanto in Italia i delinquenti la fanno sempre franca mentre le persone oneste soccombono. SEMPRE!!!
La stragrande quantità degli esseri che, nel corso della loro temporanea esistenza, hanno l’opportunità irripetibile di avere le sembianze umane, hanno per istinto, la caratteristica di infierire sugli altri esseri, più deboli di loro (bullismo, maltrattamento dei bambini, delle Persone anziane, ecc); se a questi individui, viene data anche la più minima possibilità, le loro menti si scatenano generando i comportamenti che fino a poco prima erano repressi.
Ecco che, se a queste “sembianze”, viene dato in dotazione un blocchetto di foglietti di carta e una penna Biro, dicendo loro che, su quei foglietti possono scrivere i nomi dei cattivi da punire: pensano, improvvisamente, si convincono di essere diventati tutti:«Napoleone, Zorro, Rambo, Bufalo Bill, i Giustizieri delle Notti e tanti altri personaggi possibili e immaginabili». Questi individui, non sanno che, nella realtà, non sono nessuno e non godono di nessuna considerazione, ma sono schifati e, sono meno, molto meno del sergente Garzia. Buona Giornata!.
Certe persone hanno bisogno di sentirsi forti, quando per lavoro gli si concede un poco di autorità perché nella vita quotidiana magari sono perdenti….
Secondo me il Sig. Michele A. condanna i delinquenti ma anche lui si sarebbe comportato peggio dei delinquenti . Bastava denunciarla alle autorita’ competenti che avrebbero accertato sia il comportamento della vigilessa che quello dei familiari e amici della persona defunta.
Autorità conniventi! Se sei bianco, etero e paghi le tasse, hai tutti contro, perché ti devono depredare di tutto: casa, risparmi e soprattutto Cultura e Tradizioni! SVEGLIA!
Buongiorno a tutti. Scrivo dalla città di Torino e tutta la mia solidarietà va alla mamma della defunta che ha dovuto sopportare questo atroce affronto. Non voglio puntare il dito su nessuno, e tuttavia, visto che questa vigilessa è così zelante nel suo lavoro, credo sia opportuno che le autorità la impiegassero in quei posti dove esistono individui che davvero fanno quello che vogliono infrangendo regole di comportamento a danno della Società. Abbiamo bisogno di gente come lei con il taccuino in mano nei posti più malfamati, e vi assicuro che cambierebbe non solo atteggiamento ma addirittura mestiere, perché a mio avviso, non c’è niente di peggio, che essere circondati da queste speci di menti malate che soffrono di protagonismo senza avere la minima sensibilità nel rispetto di chi sta vivendo un dolore così atroce.
Sono disgustato l’essere umano mi fa schifo sempre più ma Dio vede e non provvede spero che questa donna sia arrestata e quando finirà i suoi giorno annoia cio che le spette anche all altro.mondo