Milano, 29 lug — Faide tra gruppi di trapper immigrati, nove arresti tra i «nuovi italiani»: stamattina i carabinieri di Milano hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere per gravi episodi di violenza nel contesto di rivalità tra gruppi di sedicenti «artisti», in realtà baby gang travestite da cantanti. Gli arresti sono stati eseguiti tra Bergamo, Como e Lecco per accuse, a vario titolo, di sequestro di persona, rapina e lesioni aggravate.
Le sfide tra trapper si fanno a coltellate
Sono finiti i bei tempi in cui il rap lo facevano gli italiani e le faide venivano risolte a colpi di dissing, sfide rap in cui vinceva chi umiliava lo sfidante proponendo le rime e i giochi di parole migliori. Ora che il rap è diventato trap, cioè rime da filastrocca di terza elementare improvvisate miagolando con l’autotune da gente che spesso l’italiano manco lo conosce, non è più richiesto di dimostrare il proprio inesistente talento: per gli screzi tra crew rivali si preferisce quindi il caro, vecchio metodo banlieue, cioè a coltellate e altri simili metodi, spettacolarizzandole sui — seguitissimi — canali social.
La faida tra le due bande
Le due bande di trapper, si legge nelle carte delle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia Milano Duomo, sono «governate da regole di fedeltà reciproca e di omertà» e si sono rese «protagoniste di reiterati episodi di violenza» seguiti «all’aspra conflittualità determinata dalle rivalità nella diffusione delle rispettive produzioni musicali».
Chi ha iniziato le ostilità?
Stando a quanto riporta Ansa, a Simba e altri cinque elementi della propria banda viene contestata una rapina con pestaggio e coltellate ai danni due membri del gruppo di Baby Touché. Ai due sarebbe stato sottratto un portafoglio e un cellulare in risposta a un’altra aggressione subita da un ragazzo della gang di Simba. Quest’ultimo con altri tre elementi, tra cui il manager 24enne del trapper, avrebbe organizzato e attuato il sequestro ai danni di Baby Touché: prima l’avrebbero circondato in via Boifava a Milano, poi lo avrebbero preso a calci e pugni e caricato su una macchina, tenendocelo rinchiuso per oltre due ore, mentre i suoi aggressori filmavano la scena e la pubblicavano in diretta Instagram. Era stato poi liberato a Calolziocorte, nel Lecchese.
Cristina Gauri
7 comments
[…] Sequestri, coltellate, rapine: nove arresti per la faida tra i trapper nordafricani […]
Mettetegli una divisa addosso e mandateli in Marocco.
visto come cantano meglio i coltelli….se siamo fortunati il primo spettacolo è anche l’ultimo
a pascolare i cammelli al loro paese d’origine genetica. Forse almeno non rompono i maroni.
Ditemi se si devono sopportare tali soggetti.
Ma lasciateli fare!
Ne rimarrà solo uno, con grande risparmio dei contribuenti, da rimpatriare 😀
[…] e autista personale di Baby Gang, Faye Ndiaga (25) già finito in manette il 29 luglio scorso per l’aggressione e il sequestro del trapper Baby Touchè, Paulo Marilson Da Silva (27) manager di Baby Gang e Instagram personal manager dell’etichetta […]
[…] a motivo di Baby Gang, Faye Ndiaga (25) precisamente rifinito in manette il 29 luglio sbaglio per l’aggressione e il sequestro del trapper Baby Touchè, Paulo Marilson Da Silva (27) dirigente a motivo di Baby Gang e Instagram personal dirigente […]