Pordenone, 24 lug – Sono cinque gli arresti eseguiti dalle Fiamme gialle di Pordenone nei confronti di quattro cittadini italiani e di uno di nazionalità tunisina, tutti dediti, a vario titolo, allo spaccio di eroina sul territorio. Complessivamente gli indagati risultano essere sette. Secondo quanto emerso dalle indagini, i fermati erano soliti condurre le operazioni di compravendita della sostanza all’interno delle mura di una chiesa di Mestre, per non dare nell’occhio.
“Per evitare gli stringenti controlli posti in essere sul territorio nel periodo di lockdown dalle forze di polizia gli indagati ricorrevano a sotterfugi: alcune compravendite di stupefacenti avvenivano all’interno delle insospettabili mura di una chiesa di Mestre”, hanno dichiarato le Fiamme Gialle durante la conferenza stampa. “Si faceva ricorso a carte prepagate per i pagamenti viaggiando quindi senza denaro al seguito, si simulavano inesistenti attività lavorative (come assistenza anziani, collaboratrici domestiche) per giustificare gli spostamenti e, per ultimo, per evitare i sequestri, gli indagati occultavano lo stupefacente, oltre che nella biancheria intima, anche all’interno del loro corpo”.
Cristina Gauri
3 comments
Era eroina speciale.
Era benedetta.
Faceva miracoli.
E poi ci chiediamo perché viviamo esageratamente nella società dei controlli, dei sospetti, della sfiducia, delle follie…!!
[…] Spacciavano eroina in chiesa durante il lockdown, arrestate 5 persone a Pordenone […]