Roma, 11 nov – In Spagna, nonostante le forti proteste dei nazionalisti per l’accordo di governo tra il Psoe e gli indipendentisti catalani, sembra essere tutto pronto per l’investitura del presidente uscente Pedro Sanchez a capo del nuovo esecutivo che si instaurerà a Madrid. Nella giornata di ieri sono arrivate le firme degli accordi tra i socialisti e i secessionisti baschi moderati del Pnv e gli indipendentisti liberali di Coalicion Canaria. Tutto questo dopo il patto siglato giorni fa con i catalani di Junts a Bruxelles. Ora il possibile governo guidato da Pedro Sanchez avrebbe sulla carta i numeri necessari per nascere.
Il patto di Pedro Sanchez per formare il governo in Spagna
Il patto di governo che si starebbe delineando presenterebbe delle concessioni controverse che stanno letteralmente incendiando le proteste dei nazionalisti spagnoli in tutto il Paese. Il rischio di un’escalation di violenza politica in Spagna diventa sempre di più un tema da affrontare. Soprattutto in seguito al presunto attentato subito da Alejo Vidal-Quadras, cofondatore di Vox ed ex presidente per la Catalogna del Pp, colpito da un individuo incappucciato a bordo di una moto con un colpo di pistola nel pieno centro della capitale.
Pronti 1.200 agenti antisommossa
Intanto, il Ministero dell’Interno ha annunciato una mobilitazione massiccia di agenti antisommossa per le strade di Madrid in occasione dell’investitura di Pedro Sanchez in programma la prossima settimana. Circa 1.200 agenti da tutta la Spagna verranno disseminati nelle zone istituzionali per intervenire ad eventuali disordini. Un clima tesissimo accompagnerà l’attesa per la nascita di questo nuovo governo, da molti considerato non legittimo, paragonando le mosse di Sanchez ad un vero e proprio golpe istituzionale.
Andrea Grieco