Roma, 24 gen — Tra un comizio di Gualtieri e una benedizione del cardinale di turno, non si può certo dire che lo Spin Time Labs se la passi male. Anzi, come già avevamo fatto notare a fine novembre scorso, il palazzo occupato di via Santa Croce in Gerusalemme dorme letteralmente tra due guanciali.
Spin time labs continua a dormire tra de guanciali?
Sì perché per l’occupazione gestita da Action, dove vivono circa 400 persone (in gran parte stranieri), vera miniera esentasse di soldi grazie all’indotto di discoteche, pub e birrerie, si profilerebbe una certa «manina tesa» direttamente dal Campidoglio, che non escluderebbe di valutare una possibile acquisizione dello Spin Time Labs per destinarlo agli occupanti. Milioni di euro dei romani verrebbero per mettere in regola, tra le altre cose, rave abusivi, immigrazione clandestina e spaccio di droga.
La manina tesa del Campidoglio
Interessi poco umanitari
Se l’acquisizione dello Spin Time Labs potrebbe essere «parte della soluzione» o meno, lo suggerisce anche un recente studio realizzato dall’agenzia di stampa Dire, il quale rileva che se il Campidoglio dovesse procedere all’effettiva regolarizzazione dell’immobile che ospita lo Spin Time Labs, godrebbe di un moltiplicatore di 1,95 sul proprio investimento, facendo registrare nei fatti quindi un guadagno di quasi 2 per ogni euro investito. E’ legittimo pensare che il Comune, in questo frangente, non si preoccuperà solo della «emergenza abitativa».
Cristina Gauri
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[…] rom e dell’indifferenza di un’amministrazione-fantasma che si fa sentire solo quando c’è da coccolare i «bravi ragazzi dei centri sociali», Roma da Caput mundi è passata ad essere una delle città più invivibili […]