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Tenta di rapinare un carabiniere a Napoli: ucciso ragazzo di 15 anni

by Alessandro Della Guglia
7 comments
Napoli, ospedale Pellegrini

Napoli, 1 mar – La notte scorsa a Napoli un ragazzo di 15 anni ha tentato di rapinare un carabiniere in borghese nella zona di Santa Lucia. Il militare ha reagito e il 15enne è stato ferito a colpi di pistola al capo e al torace. Soccorso e ricoverato in Rianimazione all’ospedale Vecchio Pellegrini, è morto poco dopo in ospedale. Secondo le prime ricostruzioni investigative il ragazzo, pistola in pugno, avrebbe aggredito il carabiniere fuori servizio che si trovava in auto con la fidanzata e stava parcheggiando in via Santa Lucia. Il 15enne avrebbe puntato l’arma contro il finestrino della macchina, cercando di impossessarsi di un orologio Rolex. Il militare avrebbe dichiarato di aver sentito “scarrellare” la pistola e a quel punto ha estratto la sua arma di servizio, aprendo il fuoco. Stando sempre alle prime ricostruzioni investigative, il ragazzo che ha tentato la rapina non era solo e nella notte si sarebbe costituito un suo complice, anche lui minorenne.

Pronto soccorso devastato 

La drammatica vicenda sta generando una situazione a dir poco preoccupante. All’alba di stamani il Pronto soccorso dell’ospedale partenopeo in cui è deceduto il giovane, fa sapere la Asl, è stato devastato dai parenti della vittima. Il servizio di conseguenza è stato sospeso e i pazienti sono stati trasferiti in altri reparti e in altri ospedali. “La notte scorsa, dopo il decesso di un minorenne arrivato in pronto soccorso con ferita da arma da fuoco, il Pronto soccorso del presidio ospedaliero dei Pellegrini è stato devastato dai familiari e amici del ragazzo. Un fatto gravissimo per il quale esprimo solidarietà a tutti i nostri dipendenti che ancora una volta sono stati vittime di insulti e minacce, e ancora una volta hanno continuato, nonostante tutto, a prestare assistenza ai pazienti”. E’ quanto dichiarato dal direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, che ha constatato “gli ingenti danni ad arredi e attrezzature” e “l’assenza di condizioni igienico-sanitarie” determinata da quanto successo. “Sono stato costretto – ha detto Verdoliva – a chiudere il Pronto Soccorso. Quanto è accaduto ha di fatto creato condizioni che impediscono lo svolgimento delle attività assistenziali di emergenza in condizioni di sicurezza, sia per i pazienti che per gli operatori”.

Alessandro Della Guglia

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7 comments

Ursus 1 Marzo 2020 - 12:43

Subumani. Il popolo di Pulcinella e De Magistris. Una vergogna per Napoli devastata e prostituita.

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jenablindata 1 Marzo 2020 - 4:24

mappork….
un moccioso di quell’età dovrebbe pensare a scuola,calcio,ragazze e playstation.
CHI DIAVOLO gli ha insegnato ad andare in giro a far rapine a mano armata?
gli stessi che poi devastano un pronto soccorso che non riesce a salvarlo?
che si guardino allo specchio,se cercano dei colpevoli della sua morte…
e si sputino addosso,se hanno un minimo di coscienza.

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Jos 1 Marzo 2020 - 6:31

….. cercavano solo una pillola anticoncezionale per il sindaco de magistris e per il suo amore ,appena eletto, che chiama “baffo” ..

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Ianni 1 Marzo 2020 - 7:20

Vesuvio spazzali via a tutti quanti ,se vai a rapinare e muori ti sta bene stronzo!

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Nemo 1 Marzo 2020 - 8:21

Che goduriaaaaa

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Joker 1 Marzo 2020 - 10:08

Il Pronto Soccorso devono metterlo in conto ai parenti, che paghino fino all’ultimo euro tutti i danni arrecati.

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SergioM 1 Marzo 2020 - 10:35

Un Carabiniere col Rolex ??????

se ha scarrellato , quindi messo il COLPO IN CANNA ,
LEGITTIMA DIFESA

ehm …. io avrei sparato comunque …..
se hai 15 anni ma una pistola , sei un DELINQUENTE .
Quale fosse il calibro , da quella distanza anche una cal.22 è LETALE .

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