Roma, 16 dic – È uscito in questi giorni per i tipi de Il Palindromo “La chiamavano Nuova destra. Storia e idee di un percorso metapolitico (1977-1992)”.
Il nuovo libro di Tarantino
Scritto dal giornalista palermitano Giovanni Tarantino, il volume ripercorre la storia della Nuova Destra – termine coniato, per così dire, esternamente. Lo fa tramite recupero e analisi di documenti ancora inediti: dischi, fumetti, manifesti, materiale pubblicitario e iconografico, poster e riviste. Uno spaccato italiano dei tre lustri compresi tra la fine degli anni ’70 e l’inizio dell’ultimo decennio del secolo scorso. L’autore – attualmente Museum manager del Palermo Fc, si occupa anche di Public history – conduce un’indagine a tutto campo. Le numerose testimonianze dei protagonisti dell’epoca raccontano “contenuti ed estetica di un fenomeno metapolitico controverso e sfaccettato anche al suo interno, spesso in contrasto con l’allora gruppo dirigente del Movimento sociale italiano, che non si poneva come obiettivo la ‘conquista del palazzo’. Ma piuttosto di agire come aggregatore sul piano della società civile, a partire dalla sua componente giovanile”.
La storia della Nuova destra
L’opera di Tarantino – che per la stessa casa editrice ha già curato “Aquile. Il Palermo: il museo, la storia, la città” e precedentemente “Calciopop. Dizionario sentimentale del pallone” – è arricchiata da un centinaio di immagini d’archivio (copertine di libri, foto d’epoca, illustrazioni varie). Una ricca appendice e un inserto a colori completano il libro che rientra nella collana “E noi sull’illusione”: in tal senso “La chiamavano Nuova Destra” inaugura una nuova serie intitolata “Anatomia politica”.