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Lega contro Burioni: “Rai chiarisca su compensi e assenza di contraddittorio”

by Ilaria Paoletti
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Roma, 20 mag – “Abbiamo presentato un quesito alla Rai in commissione di Vigilanza affinché l’azienda chiarisca la questione relativa al percepimento dei compensi da parte del prof. Roberto Burioni per la partecipazione al programma di Fazio, Che tempo che fa” scrivono in una nota i parlamentari della Lega, Paolo Tiramani, capogruppo in Commissione di Vigilanza, Giorgio Maria Bergesio, Massimiliano Capitanio, Dimitri Coin, Umberto Fusco, Igor Iezzi e Simona Pergreffi.

Burioni e i gettoni di presenza 

Si legge ancora nella nota della Lega relativa alla presenza di Roberto Burioni: “Ci risulta infatti che il professore, ordinario di microbiologia e virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, percepirebbe un gettone di presenza da parte di ‘Officina’, la società che produce il programma di Rai 2”. “Tanto più che si va profilando un potenziale conflitto d’interessi perché lo stesso Burioni è titolare di una società che nella sua attività di ricerca ha frequenti rapporti di lavoro con multinazionali di farmaci e vaccini, a cui sarebbe pertanto garantita pubblicità. Pur nel rispetto della libertà editoriale, quindi” scrivono ancora i parlamentari “l’azienda deve chiarire perché Burioni abbia questo tasso di presenza mediatica negli organi di informazione, per di più senza contraddittorio, pregiudicando il ruolo del servizio pubblico che è quello di garantire il pluralismo e la puntualità dell’informazione”.

Il Codacons aveva già lanciato l’allarme

Tanta sovraesposizione mediatica di Burioni ha suscitato le perplessità anche del Codacons che ha iniziato a chiedersi se la presenza di questi vip della virologia implichi anche interessi di natura economica. Panorama riporta il punto di vista di Francesco di Lieto, vicepresidente del Coordinamento per la tutela dei diritti dei consumatori, secondo il quale l’ospitata settimanale a Che tempo che fa «lederebbe il diritto del cittadino a un’informazione plurale, trasparente e scevra da ogni tipo di condizionamento, come ci si aspetterebbe dal Servizio pubblico». Innanzitutto per assenza di contraddittorio – che caratterizza un po’ tutte le puntate della trasmissione di Fazio – e poi per la presenza di un possibile conflitto di interessi, dal momento che il virologo lavora e collabora con multinazionali farmaceutiche.

Ilaria Paoletti 

 

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2 comments

Ermanno 20 Maggio 2020 - 6:20

“Che tempo che fa”… Nota trasmissione PLURALISTA della RAI… Con un titolo che, anche grammaticalmente, è già tutto un programma 😏🤐

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rino 20 Maggio 2020 - 9:21

Che FAZIOso che è..

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