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Diciotto anni fa ci lasciava Alberto Sordi. Quando diceva: “Fascismo? Io stavo bene, eravamo tutti uguali”

by Ilaria Paoletti
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Alberto Sordi

Roma, 15 giu – Alberto Sordi è morto il 24 febbraio del 2003 lasciandoci orfani di un grande pezzo di romanità: adesso che abbiamo perso Gigi Proietti, lo sappiamo ancor di più. Assurto a intoccabile mattatore della commedia italiana e non solo, e vissuto in un’altra epoca, Albertone si è potuto permettere delle dichiarazioni che ora gli sarebbero costate molto.

Sordi: “Fascismo? Io stavo bene”

Sordi, per l’appunto, era così intoccabile che le sue dichiarazioni del 1991 sul Fascismo sebbene lasciarono di stucco qualcuno, non gli costarono (almeno pubblicamente) grandi critiche: “Rimpiange un’ altra epoca?”  domandò a Sordi un giornalista di Repubblica “No, non rimpiango nulla, ma io sono nato nel ‘ 20, sono di una generazione che ha vissuto anche l’epoca fascista, e ho vissuto bene” risposte Sordi. “Mio padre era un professore d’ orchestra, la mia era una famiglia borghese, si andava a scuola, si vestiva la divisa da balilla, si praticavano tutti gli sport possibili e immaginabili”. E ancora, ricordava Sordi: “Portavamo tutti la divisa ed eravamo tutti uguali: i figli di Agnelli, i figli dello stagnaro e dell’ operaio. Non c’erano differenze di classe. Io parlo di quello che ricordo quando ero bambino. Se avessi vissuto in una famiglia dove il padre era impegnato, probabilmente ragionerei in un altro modo. Ognuno parla a seconda delle esperienze che ha fatto”.

Ilaria Paoletti

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1 commento

robert 25 Febbraio 2021 - 10:00

Cosa ha detto Sordi di criticabile? Ha parlato della sua esperienza personale e l’ha sottolineato! Moltissime persone stavano bene, tanto che il Fascismo ha avuto moltissimi consensi, fino ad un certo punto. Chi pensa che il Fascismo sia stato solo dolore e pena per tutti si sbaglia. Il fascismo, inoltre, termina con la Repubblica di Salò, quando ancora i tedeschi non avevano occupato l’Italia. Ovviamente il fascismo ha avuto aspetti oscuri e imperdonabili, prima fra tutte la discriminazione nei confronti degli ebrei; tali aspetti hanno offuscato i quelli positivi. Per concludere, Sordi ha solo raccontato la sua personale esperienza: se avesse detto altro, solo per ingraziarsi i consensi di gente come quella che ha scritto questo articolo, sarebbe stato un ipocrita. Voglio precisare, a scanso di equivoci, che io non sono fascista né lo sono stato mai!

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