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Tolkien ancora nel mirino: Aragorn diventa “nero” in una nuova serie di carte da gioco

by Michele Iozzino
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Roma, 28 feb – Non c’è pace nella Terra di Mezzo. In questi ultimi tempi l’opera di Tolkien sta subendo sempre più le isterie e gli attacchi dell’ideologia woke. L’ultimo caso è la nuova serie di carte collezionabili di Magic: The Gathering dedicata al mondo de Il Signore degli Anelli, dove Aragorn è raffigurato come di colore.

Il “blackwashing” di Aragorn

Si intitola The Lord of the Rings: Tales of Middle-Earth ed era stata annunciata l’anno scorso il nuovo set di carte di Magic: The Gathering. A un mese dal suo rilascio ufficiale, alcuni leak hanno anticato diverse novità. Tra queste, anche una carta di coppia di Aragorn e Arwen in cui il primo deve dire addio al suo classico aspetto e diventa nero. Insomma, questa volta la quota di inclusività e di cosiddetto blackwashing è toccata perfino all’erede di Isildur. Dopo lo scempio della serie Amazon Gli anelli del potere, che giustamente è stata definita un “tentativo di castrazione simbolica ed epica”, il maelström del politicamente corretto cerca ancora una volta di inghiottire e ri-significare l’universo della Terra di Mezzo. Un’operazione consapevole, tanto che Wizards of the Coast, casa madre di Magic, ha fatto sapere: “Il nostro obbiettivo è dare una versione moderna dei lavori di Tolkien”.

Tolkien sotto attacco

Un vero e proprio accanimento che segnala tutto l’imbarazzo e il risentimento della più feroce ideologia woke di fronte al patrimonio mitico e tradizionale che Il Signore degli Anelli rappresenta. Ma forse un barlume di speranza ce lo può lo stesso Tolkien, con i versi con cui Gandalf presenta Aragorn a Frodo: “Non tutto quello ch’è oro brilla, / né gli erranti sono perduti; / il vecchio ch’è forte non s’aggrinza, / le radici profonde non gelano. / L’ombra sprigionerà una scintilla; / nuova sarà la lama ora rotta, / e rei quei ch’è senza corona”. Insomma, anche nella notte più cupa le storture del male alla lunga non possono che perdere.

Michele Iozzino

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2 comments

Primula Nera 28 Febbraio 2023 - 4:05

Spero che gli amanti di Tolkien lascino questa schifezza negli scaffali, invenduta.
Ringraziamo sempre il Cielo che la trilogia cinematografica del “Signore degli anelli” sia uscita nei primi anni 2000. Come si suol dire, just in time ! Qualche anno più tardi e chissà le sconcezze che avremmo visto…

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FABIO FILACCHIONI 1 Marzo 2023 - 9:24

Concordo e la sola “visione immaginaria” mi terrorizza!

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