![fiducia_in_calo_imprese_e_famiglie[1]](https://www.ilprimatonazionale.it//wp-content/uploads/2016/08/fiducia_in_calo_imprese_e_famiglie1-300x122.png)
Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia scende in tutti i settori: in modo più marcato nei servizi di mercato (da 108,3 a 102,4) e nel commercio al dettaglio (da 101,3 a 97,1), più lieve nella manifattura (da 102,9 a 101,1) e nelle costruzioni (da 126,2 a 123,5). Le opinioni dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese si confermano in peggioramento per il quarto mese consecutivo (il saldo dei giudizi passa da -54 a -60 e quello delle aspettative da -9 a ‑15), mentre i giudizi sull’andamento dei prezzi nei passati dodici mesi e le attese per i prossimi dodici mesi registrano un incremento (da ‑31 a -22 e da -30 a -27). Peggiorano le aspettative sulla disoccupazione (da trenta a trentacinque, il saldo).
Ma, attenzione: c’è un dato su tutti che deve far riflettere ed è quello sulla disoccupazione. L’opinione pubblica comincia a rendersi conto che l’aumento degli occupati del 2015 era solo il frutto degli sgravi fiscali del governo per i nuovi assunti. Se poi qualcuno dovesse avere dei dubbi, ci pensa l’ultimo rapporto Osservatorio dell’Inps sul precariato a dissolverli. Secondo l’Inps: “Nel primo semestre del 2016 (da quando si sono drasticamente ridotti gli incentivi governativi), i nuovi rapporti di lavoro stipulati nel settore privato sono stati pari a due milioni e 572mila unità, in calo del 10,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente”. “La diminuzione – spiega l’ente previdenziale – è dovuta soprattutto al calo dei contratti a tempo indeterminato, in flessione del 33,4% rispetto ai primi sei mesi del 2015 (-326mila unità)”.
La politica dei bonus renziani comincia mostrare il suo vero volto e saranno in molti a pagarne le conseguenze.
Salvatore Recupero