Madrid, 10 ott – Il cosidetto procรฉs, lโitinerario seguito dal governo catalano per ottenere la sua indipendenza dalla nazione spagnola, รจ riuscito a mettere dโaccordo quelli che il buon senso vorrebbe come nemici giurati. Oggi, 10 ottobre, alle ore 18, si terrร โ se non ci saranno sorprese – una riunione nel Parlamento catalano. Se alla fine avverrร la Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza o sarร invece una dichiarazione retorica o simbolica, soltanto il presidente Puigdemont lo sa. Intanto, a poche ore di un evento epocale nella storia recente spagnola, facciamo un poโ di luce sulla situazione in Catalogna analizzando gli attori piรน rilevanti tra i propulsori dellโindipendenza.
รmnium Cultural e ANC (Assemblea Nacional Catalana): sono entitร apartitiche che forniscono sostegno e strutture al movimento indipendentista. Sono gli organizzatori delle principali dimostrazioni di forza separatista degli ultimi anni, e i promotori del movimento in tutti gli ambiti culturali e sociali. In pratica i suoi volontari hanno organizzato il passato referendum, formando i seggi e organizzando la logistica. La sua ultima convocazione รจ per oggi: pretendono di recintare il Parlamento catalano nel momento in cui, immaginano, si proclamerร lโindipendenza.
CUP (Candidatura dโUnitat Popular): lโestrema sinistra indipendentista. Affermano di combattere per un paese indipendente, socialista, ecologicamente sostenibile, territorialmente equilibrato e svincolato delle forme di dominazione patriarcale. Difendono allo stesso tempo la identitร nazionale catalana e lโinternazionalismo. Sono i soci di governo di Junts pel Sรฌ ed i piรน fermi propulsori del procรจs, visto che loro hanno stabilito i tempi. Dopo le ultime elezioni autonome, le CUP sono riuscite ad imporre il loro criterio, cambiando lโex presidente Artur Mas per lโattuale presidente Carles Puigdemont, ma non solo. Tra le loro esigenze si trovava la convocazione del referendum del passato 1 ottobre e hanno giร affermato fermamente che oggi si proclamerร lโindipendenza catalana.
Junts pel Sรฌ: partito al governo, risultato del patto tra ERC e PDeCAT โe altre entitร indipendentiste-, ovvero tra la destra liberale e la sinistra indipendentista. Una combinazione improbabile che si รจ verificata per le ultime elezioni, in cui i secessionisti hanno preteso di fare un plebiscito per lโindipendenza. Ricordiamo che non hanno vinto: la maggioranza dei seggi al Parlamento รจ pro indipendenza, ma non la maggioranza dei voti.
ERC (Esquerra Republicana de Catalunya): storica formazione di sinistra catalana dedita da sempre a realizzare lโindipendenza di Catalogna. Il suo Presidente, Oriol Junqueras, รจ il vicepresidente del governo catalano. Il partito fu fondato nel 1931 e giร nel 1934 il suo leader, Lluรญs Companys, proclamรฒ lโindipendenza della repubblicana catalana allโinterno della Seconda Repubblica Spagnola. Allora il governo repubblicano centrale non ebbe dubbi e lโesercito mise fine al nuovo stato in poche ore.
PDeCAT (Partit Demรฒcrata Europeu Catalร ): la destra liberale. Il partito di Carles Puigdemont, il presidente catalano, รจ erede di Convergรจncia i Uniรณ, ovvero il partito tradizionale della borghesia catalana, da sempre nazionalista e riscoperto indipendentista negli ultimi anni, sotto la guida dell’ex presidente Artur Mas. Il cambio di nome si deve alla divisione interna tra i due gruppi โappunto Convergรจncia e Uniรณ-, ma sopratutto a una situazione insostenibile di vicende giudiziarie e sequestro di beni. Le indagine della giustizia spagnola hanno trovato una struttura criminale dedicata alla prevaricazione e la riscossione di commissioni in cambio di contratti pubblici che ha portato al sequestro di varie sedi del partito, sede principale inclusa. Insomma, questo รจ il gruppo il cui Presidente conduce il processo sovranista catalano. In pratica un analogo al governo del premier Rajoy: una destra liberale appartenente a un partito coinvolto in diverse indagine di corruzione strutturale.
Sicuramente i catalani, come il resto degli spagnoli, meritano molto di piรน.
Laura Portoles