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I servizi segreti mettono l’Afd sotto osservazione. In Germania può esistere l’opposizione?

by Valerio Benedetti
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Afd servizi segreti

Berlino, 3 mar – A quanto pare, fare opposizione in Germania può costare molto caro. Naturalmente intendiamo un’opposizione reale e concreta, non puramente spettacolare. Del resto, l’Afd – lo dice il nome stesso – si è presentata fin dalla sua nascita come un’«alternativa» al sistema tradizionale dei partiti tedeschi. Per questo motivo Alternative für Deutschland è stata subito bollata come populista, demagogica e, ovviamente, nazista. Alle elezioni del 2017, però, tutta questa carrettata di letame non ha sortito l’effetto sperato: il partito blu ha ottenuto il 12,6 per cento dei consensi, profilandosi come terza forza politica della Germania. Ecco, ora non si vuole più rischiare un exploit del genere. È proprio per questo che il Verfassungsschutz, cioè i servizi segreti interni, hanno messo sotto osservazione l’Afd.

I servizi segreti piombano sull’Afd

Questo, almeno, è quanto si apprende dallo Spiegel, con il Verfassungsschutz che non ha confermato né smentito (e quindi ha di fatto confermato). La notizia, però, sorprende fino a un certo punto. A settembre, infatti, in Germania si andrà al voto per rinnovare il Parlamento nazionale: far mettere l’Afd sotto osservazione dai servizi segreti appare quindi una mossa perfetta per azzoppare sul nascere un eventuale successo del partito populista. D’altronde, perché farlo proprio adesso? Perché proprio ora che la campagna elettorale sta per entrare nel vivo? Non serve essere complottisti per darsi una risposta.

Un partito eversivo?

I servizi segreti interni della Repubblica federale mettono un soggetto politico sotto osservazione solo se c’è il rischio concreto che un partito o un’associazione perseguano finalità eversive, ossia il sovvertimento della democrazia e della Costituzione. Francamente, questo non pare proprio il caso dell’Afd. Tant’è che il Tribunale amministrativo di Colonia ha specificato che non potranno essere spiati i parlamentari e i candidati di Alternative für Deutschland, a tutti i livelli (nazionale, regionale ed europeo). Ben magra consolazione, anche perché ormai il danno mediatico è fatto.

I servizi segreti inguaiano l’Afd

Lo Spiegel evidenzia che la decisione di mettere sotto osservazione l’Afd sarebbe stata presa sulla base di un rapporto di ben mille pagine, stilato dalla squadra di «giuristi ed esperti di estrema destra che lavorano per i servizi segreti interni». A questo proposito, è da specificare che i fantasmagorici «esperti di estrema destra» sono generalmente militanti antifascisti stipendiati dallo Stato per fare opera di dossieraggio. Cosa che, appunto, solleva più di un dubbio sull’imparzialità dell’operazione. A finire al centro del mirino del Verfassungsschutz è in particolare l’ala radicale del partito, che si è raccolta attorno a Björn Höcke, a cui vengono rimproverati i suoi contatti con i circoli culturali della «nuova destra» tedesca, acriticamente bollata come «estremista di destra».

Una democrazia senza opposizione

Tra l’altro è da rimarcare che, ormai da mesi, l’Afd è dilaniata al suo interno da una lotta intestina tra l’ala moderata e quella radicale. I moderati vorrebbero normalizzare il partito e renderlo «presentabile», traghettandolo di fatto nell’alveo del sistema. I radicali, invece, intendono rimanere fedeli allo spirito originario del movimento, che per loro è vincente proprio perché alternativa al sistema stesso. D’altra parte, tutte le volte che l’Afd ha provato a moderarsi, soprattutto nella Germania occidentale, i risultati elettorali sono sempre stati deludenti, mentre la Germania orientale – dove il partito è più «sanguigno» – è diventata una vera roccaforte blu, attestandosi in alcuni Länder addirittura come prima forza politica (come nel caso della Sassonia). Questa lotta interna ha chiaramente fiaccato il partito, che infatti nei sondaggi è sceso sotto la soglia psicologica del 10 per cento. È probabile che, a questo punto, si sia deciso di attivare i servizi segreti nella speranza di dare la spallata finale a un’Afd in evidente difficoltà. Così, finalmente, in Germania non ci sarà più una vera opposizione. E la democrazia sarà salva.

Valerio Benedetti

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1 commento

Fabio Crociato 3 Marzo 2021 - 5:17

La plutocrazia sarà salva. Dal est ha servitori d’ eccellenza ben rappresentati dal trenino Merkel, ovvero Angela Dorothea Kasner, ormai davvero una zarina non zarina.

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