Bagram, 22 dic – Attacco suicida 50 km a nord della base aerea di Bagram, la più grande dagli Stati Uniti in Afghanistan. Un uomo in motocicletta si è fatto saltare in aria colpendo un convoglio Nato, uccidendo sei soldati americani e ferendone altri tre. L’attacco è avvenuto contemporaneamente ad un’offensiva talebana finalizzata alla conquista di un distretto chiave nel sud del Paese asiatico. Il segretario della Difesa statunitense Ash Carter ha detto che “l’attentato è un doloroso monito per ricordare i pericoli che ogni giorno le truppe americane affrontano in Afghanistan”.
Il segretario di Stato Usa Jimmy Carter ha aggiunto che “gli sforzi delle truppe statunitensi continueranno nonostante questo tragico evento al fine di costruire un futuro migliore per il popolo afghano”. Intanto il quartier generale della polizia e delle forze di sicurezza afghane a Sangin, città strategica dell’Helmand, regione confinante a sud con il Pakistan, e territorio con la maggior produzione di oppio al mondo, sarebbe ancora sotto attacco dei talebani. Sulla situazione però si rincorrono notizie contrastanti, con il governatore della regione che in un’intervista alla BBC ha dichiarato che le voci sull’assedio sono “completamente false”.
Eugenio Palazzini