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Roma, 3 feb – Quando si parla di investimenti esteri in Africa il primo pensiero va a nazioni come Cina, India e Turchia che, da diverso tempo, operano nel continente nero in varia misura. Il numero di Paesi interessati nell’aera è però molto più ampio: di recente si nota un maggior attivismo della Germania che, per anni, è stata il grande assente nel mercato africano.
Compact with Africa
Berlino ha di recente lanciato una nuova iniziativa – denominata “Compact with Africa” – avente come scopo quello di incentivare imprenditori tedeschi a investire in Africa e che vede il governo tedesco collaborare con nazioni africane per introdurre più trasparenza e renderle così maggiormente attraenti agli occhi dei potenziali investitori. Introdurre riforme serve però a poco se non ci sono risorse da investire: per tale motivo nel 2018 è stato creato un fondo da un miliardo di euro per finanziare iniziative imprenditoriali in contesti quali Ghana, Tunisia e Costa D’Avorio, anche se il loro numero è destinato a crescere visto che altri hanno mostrato interesse.
Dalla Germania al Ghana e all’Etiopia
Più ampio è invece il numero di Paesi che hanno espresso l’intenzione di collaborare con la Germania per riformare le loro economie sotto l’iniziativa “Compact with Africa”: Benin, Burkina Faso, Costa D’Avorio, Egitto, Etiopia, Ghana, Guinea, Marocco, Ruanda, Senegal, Togo e Tunisia. Per certi versi il “Compact with Africa” è un modo per creare sviluppo tramite gli investimenti internazionali: il programma sta già sortendo effetti positivi in Ghana ed Etiopia.
In Ghana sono diversi gli investitori tedeschi che hanno avviato programmi: tra essi sono degni di nota la costruzione di un impianto per la lavorazione del cacao, l’apertura di uno stabilimento tessile che dovrebbe creare 1.500 posti di lavoro e la creazione di una fabbrica di cioccolato. Quest’ultima merita un approfondimento visto che l’investimento riflette la volontà del governo ghanese di trasformare i suoi prodotti agricoli (in questo caso il cacao) in prodotti a maggior valore aggiunto. Protagonista dell’operazione è Fairafric, società che produce cioccolato in maniera etica e sostenibile e che si è posta come obiettivo quello di trasformare il cacao prodotto in Ghana in barrette di cioccolato. Una volta a regime l’impianto non solo creerà 80 posti di lavoro, ma offrirà prezzi più vantaggiosi a 5mila piccoli coltivatori di cacao che vedranno aumentare il loro reddito.
Per quanto riguarda l’Etiopia il governo tedesco spenderà 352 milioni di euro per aiutare il Paese del corno d’Africa a riformare la sua economia in tre modi. Il primo consiste nel finanziare progetti aventi lo scopo di rafforzare i suoi parchi industriali, migliorare il clima degli investimenti e riformare il sistema fiscale al fine di aumentare le entrare derivanti dalle tasse. Il secondo nell’investire nella formazione pratica dei lavoratori. Infine vi sarà una più stretta collaborazione tra Germania ed Etiopia per permettere a quest’ultima di migliorare la sua agricoltura e creare nuove imprese che possano aggiungere valore alla produzione agricola locale.
Giuseppe De Santis