Beirut, 5 ago –L’esplosione avvenuta nella zona del porto di Beirut, causata dall’incendio di 2750 tonnellate di nitrato di ammonio, ha provocato oltre 100 morti e 4mila feriti e ha devastato tutta la zona circostante. Ecco, attraverso la testimonianza dei video di chi ha potuto filmare quegli istanti, o delle telecamere a circuito chiuso, la ricostruzione dei fatti al momento della deflagrazione.

  1. In questo video un uomo, che si trova troppo vicino al deposito luogo dell’incidente, viene travolto dall’esplosione e l’onda d’urto lo investe mentre sta girando le immagini.

 

2. In questo video, l’istante dell’esplosione vista dall’interno di un piccolo supermercato. Le vetrine vengono polverizzate, la merce esposta spazzata via.

 

3. Il video del magazzino di fuochi d’artificio attimi prima della deflagrazione, girato a pochi metri di distanza. Si vedono e sentono i primi fuochi esplodere in sequenza serrata. Poi l’agghiacciante esplosione.

4. In questo video un prete sta celebrando una messa in chiesa proprio al momento della deflagrazione. A causa della devastante onda d’urto grossi blocchi di laterizi si staccano dal tetto; sembra che uno colpisca il sacerdote.

5. Le immagini di quello che resta della zona investita dall’esplosione

6. Una domestica, al lavoro in un’abitazione privata, trae in salvo la bambina che le era stata affidata non appena si accorge della prima esplosione. Appena in tempo, perché alcuni istanti dopo, la seconda esplosione ha squarciato le finestre della casa mandandole in frantumi in una nube mortale di schegge e detriti.

7. Un sopravvissuto viene miracolosamente estratto vivo dalla macerie dopo dopo dieci ore:

8. Una folla di feriti, grondanti sangue, colpiti da schegge, detriti e ricoperti di ustioni cerca di raggiungere i luoghi di cura rimasti in piedi nelle vicinanze

 

 

 

Cristina Gauri

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2 Commenti

  1. […] Roma, 10 ago – Il governo libanese del premier Hassan Diab “ha rassegnato le sue dimissioni”. Ad annunciarlo alla stampa è stato il ministro della Salute, Hamad Hasan, nel lasciare la riunione odierna dell’esecutivo. Lo stesso Hasan ha specificato ai giornalisti che “le dimissioni non sono un modo per fuggire dalle responsabilità”. Al contempo però sono tutto tranne che un fulmine a ciel sereno. Erano nell’aria da diverse giorni e nelle ultime ore la percezione che l’annuncio fosse imminente era cresciuta dopo le dimissioni del ministro dell’Informazione, Manal Abdel Samad e di quello dell’Ambiente, Demianos Qattar. Entrambe precedute da quelle del titolare delle Finanze, Ghazi Wazni e della Giustizia, Marie-Claud Najm. Un terremoto politico dopo la terribile esplosione che ha devastato la capitale Beirut lo scorso 4 agosto. […]

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