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Chi ha messo le due bombe di New York?

by La Redazione
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new-yorkRoma, 19 set – Torna la paura, a New York. Ieri sera, un ordigno è esploso nel quartiere di Chelsea, nella parte ovest di Manhattan, e ha ferito 29 persone (tutte comunque già dimesse dagli ospedali). Un secondo ordigno – una pentola a pressione con un cellulare e dei fili elettrici attaccati, molto simile a quella usata nell’attentato alla maratona di Boston – è stato ritrovato poco dopo, ancora inesploso, a quattro isolati di distanza: il sindaco ha annunciato che l’intero isolato è stato evacuato. Le due bombe erano piene di schegge e frammenti metallici e concepite per fare il massimo danno in termini di caos e di vittime.

Ancora mistero sugli autori e sulle motivazioni. Si sa, però, che cinque persone sarebbero state arrestate. I fermi sono stati effettuati dall’Fbi ad un posto di blocco nei pressi del ponte di Verrazano che unisce Brooklyn a Staten Island. L’Fbi ha solo annunciato che alcune persone sono sotto interrogatorio senza però confermare il loro fermo. Si è parlato, inoltre, di un “uomo misterioso” che, nei filmati sequestrati dalla polizia, appare nel luogo dell’esplosione e dove è stata rinvenuta la bomba intatta. Secondo la tv NBC potrebbero esserci altri individui coinvolti. O meglio l’occhio l’elettronico ha registrato, nel secondo punto, una figura che lascia un borsone dentro un borsone, quindi arrivano altri 2 che estraggono l’ordigno lo depongono e se ne vanno con il contenitore. Da verificare anche una presunta rivendicazione che sarebbe stata ritrovata sul posto: il New York Post sostiene che all’interno della borsa che ospitava la pentola a pressione sarebbe stato rinvenuto un bigliettino con un breve testo scritto in apparenza in arabo.

Tutto questo quando oggi è previsto l’arrivo a New York di Barack Obama, Matteo Renzi e altri 191 capi di stato e di governo, che parteciperanno al summit sui rifugiati e poi all’assemblea generale dell’Onu. “È stato un episodio molto grave e sicuramente intenzionale, ma per il momento non ci sono prove credibili di legami con il terrorismo, né emergono minacce specifiche per la nostra città”, ha detto il sindaco di New York, Bill De Blasio, accorso subito sul luogo dell’esplosione.

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rino 19 Settembre 2016 - 4:15

DEPISTAGGIO MEDIATICO: dopo questo attacco innocuo la notizia ben più grave dell’attacco alla base siriana di deir ezzor da parte di f16 e droni americani che ha causato l’uccisione di un’ottantina di soldati dell’esercito siriano e la riconquista di zone strategiche da parte dell’ISIS è passata da prima notizia dei TG della notte a quarta notizia nei TG del mattino e a semplice citazione in quelli dell’ora di pranzo.
La Russia ha convocato una riunione d’emergenza del consiglio di sicurezza dell’ONU. Sono procedure abbastanza serie e gravi che mettono dalla parte dell’accusato nientepopodimeno che la più grande potenza militare ed economica del pianeta. Colei che si ritiene vittima del terrorismo islamico e che per questo ha scatenato almeno quattro guerre tra Africa e Asia negli ultimi dieci anni proprio per debellare tale piaga.
Invece di colpo cosa viene a scoprire il mondo?
Un bel niente: CIRCOLARE GENTE, CIRCOLARE…

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buck 20 Settembre 2016 - 4:27

almeno voi …
nel titolo mettiamo pericolo o quant’altro vi piaccia, ma smettiamola di parlare sempre e solo di di paura

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