Sredets (Bulgaria), 16 ott – Un immigrato di origine afghana è stato ucciso, questa mattina, al confine fra Turchia e Bulgaria. L’uomo, insieme ad un gruppo di altri cinquanta, stava cercando di varcare la frontiera.
Secondo le prime ricostruzioni, i cinquanta non avrebbero rispettato l’ordine di tornare indietro datogli dalle forze di polizia, che avrebbero sparato dei colpi in aria per intimare l’alt. “Hanno posto resistenza all’arresto”, spiega Georgi Kostov, dirigente del ministero dell’Interno. “Uno degli agenti – spiega Kostov – ha sparato colpi di avvertimento e, secondo le sue parole, uno dei migranti sarebbe stato ferito da un colpo di rimbalzo e poi è morto”.
La tesi delle autorità di Sofia è dunque quella di un colpo accidentale. In ogni caso, si tratta del primo immigrato che, dall’inizio della crisi, viene ucciso mentre cerca di oltrepassare una frontiera. La Bulgaria, peraltro, è stato non-Schengen.
A seguito dell’incidente, il primo ministro Boyko Borisov ha abbandonato il Consiglio europeo in corso a Bruxelles, facendo ritorno in patria.
Roberto Derta