Home » California, robot al posto dei camerieri costretti a casa per il Covid

California, robot al posto dei camerieri costretti a casa per il Covid

by Alessandro Della Guglia
4 comments
Robot camerieri, california

Roma, 5 gen – In principio fu il Giappone, con i primi robot camerieri inventati dall’azienda SoftBank e presentati in un ristorante della città di Saitama. Correva l’anno 2017 e da allora di acqua sotto i ponti di robotica ne è passata. Ed è spuntato il Covid, a stravolgere vite e lavoro a ogni latitudine, nonché a imprimere un’improvvisa accelerata sul fronte delle nuove tecnologie. A tal punto che in California, sponda Silicon Valley, i robot camerieri spuntati quattro anni fa nel Sol Levante, stanno sostituendo i lavoratori costretti a restare a casa per via del virus.

California, robot al posto dei camerieri

I Relay Robots, così chiamati e progettati dall’azienda Savioke, vengono utilizzati adesso da un albergo californiano, il Radisson Hotel di Sunnyvale. Pare proprio che queste macchine antropomorfe siano in grado di svolgere perfettamente le stesse mansioni dei camerieri in carne e ossa. Non solo servono cibo e bevande ai clienti, ma chiamano pure l’ascensore e premono il piano di destinazione, oltre a muoversi attorno alla reception evitando di urtare le persone. Oltretutto, una volta giunti di fronte alla stanza degli ospiti dell’hotel, annunciano la loro presenza: “Il vostro robot sta aspettando davanti alla porta della tua stanza per la consegna”. A quel punto, una volta che l’ospite in questione ha aperto la porta, i robot aprono lo sportellino sulla loro “pancia” e l’ospite può ritirare da lì quello che ha ordinato.

“Inutile pagare gli stipendi”

“Non devi dargli la mancia e non devi nemmeno vestirti”, ha dichiarato entusiasta l’amministratore delegato di Savioke, Steve Cousins, all’Abc.
“E’ inutile pagare alti stipendi allo staff quando un robot può fare la stessa cosa”, ha inoltre specificato Cousins per promuovere l’invenzione della sua azienda. Inoltre, l’uso di queste macchine “intelligenti” garantisce pure la riduzione del tempo di attesa del servizio in camera. E come se non bastasse, secondo il direttore del Radisson Hotel gli ospiti, di questi tempi, si sentono più tranquilli nell’evitare contatti con altri umani. Ammesso che gli umani in futuro saranno sempre in grado di controllare i robot, e non viceversa.

Alessandro Della Guglia

You may also like

4 comments

California, robot al posto dei camerieri costretti a casa per il Covid - 5 Gennaio 2022 - 5:31

[…] California, robot al posto dei camerieri costretti a casa per il Covid proviene da Il Primato […]

Reply
fabio crociato 5 Gennaio 2022 - 6:32

Non c’è che dire, ci sentiremo come a casa… Ma va a fan culo. Già adesso certi locali alla moda sembrano obitori… A già, devono “perarsi” prima di entrare!

Reply
Arturo 6 Gennaio 2022 - 12:02

Che distopismo.
Quando si dice “manca Saro” della ristoria pizzorante.. .Petulante con il suo voler imporre il Pampero..

Reply
Sergio Pacillo 6 Gennaio 2022 - 12:18

Perché ci sono i robot camerieri e non anche le robot cameriere?
La Boldrini tace?
Ma col transumanesimo terminano le lotte per i diritti LGBT?
Ne sentirei la mancanza.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati