Ma non finisce quì. Ad abbattere la credibilità del colosso c’è un’altra accusa, diretta ad alcuni top manager dell’azienda, secondo la quale questi sarebbero responsabili di una grossa evasione fiscale legata al mercato delle emissioni di Co2: un giro d’affari miliardario (la banca ha accantonato nel terzo trimestre 1,2 miliardi di euro per affrontare i processi) che si aggiunge ai 3 miliardi di accantonamenti operati dal CDA. Stessa sorte per la celebre banca svizzera UBS, che rischia di mancare gli obiettivi di redditività per il 2015. L’aumento dei requisiti di capitale richiesto dalle autorità svizzere per far fronte ad analoghi procedimenti giudiziari, infatti, ammonta a 556 milioni di franchi. Che si aggiungono ai 780 milioni versati a seguito di una condanna per evasione fiscale operata negli USA ed ai 3 miliardi complessivi operati negli ultimi anni tra risarcimenti e transazioni (Fonte: Il Sole 24 Ore).
La borsa non ha tardato a manifestare le preoccupazioni degli investitori: Intorno alle 9,15 Ubs cedeva il 5,74%, dopo essere arrivata a perdere oltre 6% nelle prime battute. Deutsche Bank ha perso il 2,23%. Lo stoxx europeo dei bancari ha ceduto complessivamente l’1,22%.