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Elezioni in Spagna, nulla di fatto: gli indipendentisti catalani ago della bilancia

by Andrea Grieco
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Spagna

Roma, 24 lug – I risultati delle elezioni politiche in Spagna mostrano un sostanziale nulla di fatto. Il Partito Popolare, guidato da Alberto Núñez Feijòo, torna ad essere il primo partito (33% dei voti e 136 seggi) del Paese ma la sua è una vittoria dal retrogusto amaro, dal momento che non è riuscito a raggiungere la maggioranza assoluta dei fatidici 176 seggi. Dall’altra parte, la sinistra del Psoe, con il presidente del governo dimissionario Pedro Sànchez, è riuscita a tenere testa al più quotato Pp raggiungendo 122 seggi.

In Spagna Pp primo partito, ma il Psoe limita i danni

Nessuno dei due blocchi, quindi, è riuscito nell’intento di raggiungere la maggioranza. Molto ha pesato, nella coalizione di destra, il risultato ottenuto da Vox, partito guidato da Santiago Abascal, il quale ha quasi dimezzato i suoi seggi passando in cinque anni da 51 ai 33 di questa tornata elettorale. Sommando i seggi del Partito Popolare e di Vox, comunque non si riuscirebbe a raggiungere la maggioranza. Situazione simile a sinistra, dove i 31 seggi ottenuti da Sumar(coalizione di sinistra in appoggio al Psoe) sono bastati solamente a limitare la vittoria di Feijòo e nulla più. Il leader del Pp ha comunque espresso la volontà di guidare il dialogo per la formazione di un esecutivo stabile per il paese, mentre Sànchez esulta con i suoi al grido di “No pasaran”.

La palla agli indipendentisti catalani

Il copione in scena in Spagna è lo stesso visto in molti altri paesi. La destra cosiddetta istituzionale sembra fare di tutto per rafforzare la sinistra e non volere seriamente intaccare un sistema politico ormai dominante. L’ago della bilancia sembrerebbe ricadere ora sui 7 seggi degli indipendentisti catalani di Junts, guidati dall’esiliato Carles Puigdemont, il quale già afferma: “Nessun appoggio a nuovo premier senza amnistia e autodeterminazione della Catalogna”. L’indipendentismo catalano come possibile stampella della sinistra di governo, situazione molto vicina alla realtà.

Andrea Grieco

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5 comments

Germano 24 Luglio 2023 - 4:40

È curioso come in ogni elezione in ogni Paese d’Europa, i socialisti ottengano meno voti dalla destra ma finiscano per governare i socialisti. Germania, Francia – e in Francia non hanno il cancro dei catalani – eppure l’ultima volta è successa la stessa cosa e Merdon è diventato presidente quando non avrebbe dovuto.
C’è una mano nera dietro tutto questo e viene dalla lontana Silicon Valey.
Vero che per finire con una destra come la nostra dove la Meloni dichiara che abbiamo bisogno degli immigrati e dobbiamo aiutarli, meglio dimenticare la “destra” pagata da Soros.

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Benoit 24 Luglio 2023 - 5:33

Sarà così ovunque anche in Italia. O si polarizzatore gli schieramenti oppure sarà sempre il solito mapazzone.

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Jgg 24 Luglio 2023 - 8:59

Quanti finocchi avranno eletto?… È l’unico problema vero…il resto lo decide la matrigna di brux.

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GianSavio 25 Luglio 2023 - 9:55

i giornaletti on line della sinistraccia fru fru dicono che sono guai per la meloni? ma dove? il caldo è proprio il caso di dirlo vi ha dato alla capoccia ..

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brutta ciao 25 Luglio 2023 - 10:46

Vince chi perde i pezzi, tanto per cambiare!

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