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Etichette del vino come quelle delle sigarette: la legge dell’Irlanda è un attacco all’Italia

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 22 mag – Via libera in Irlanda all’etichetta sanitaria sugli alcolici. Come annunciato dal ministro irlandese della Salute, Stephen Donnelly, è stato convertito in legge il regolamento che prevede l’etichettatura degli alcolici con avvertenze sanitarie. Si tratta del primo esempio di questo tipo in Europa, apripista di un regolamento che potrebbe sbarcare a breve anche in Italia. Sì, rischiamo davvero di ritrovarci anche sul vino etichette analoghe a quelle usate per i pacchetti di sigarette e più in generale per il tabacco. Vediamo perché.

Irlanda, etichette sul vino: la legge di Dublino

La nuova legge irlandese prevede che sulle bottiglie di alcolici vengano applicate etichette in cui si indica il contenuto calorico e i grammi di alcol nel prodotto. Oltre ad apposite avvertenze sul rischio di consumare alcol durante la gravidanza e sul rischio di malattie del fegato e tumori mortali dovuti al consumo di alcol. “Sono lieto che siamo il primo paese al mondo a compiere questo passo e introdurre un’etichettatura sanitaria completa dei prodotti alcolici – ha detto il ministro Donnelly – non vedo l’ora che altri paesi seguano il nostro esempio”. Molto presto potrebbe essere accontentato. Nel frattempo, in Irlanda, dopo un periodo di transizione di tre anni, le etichette in questione verranno applicate su tutte le bottiglie di alcolici dal 22 maggio 2026.

Etichette sul vino in Irlanda, perché è un attacco all’Italia e ai principali produttori

I cosiddetti “alert sanitari in etichetta”, mettono di fatto vino e birra sullo stesso piano del tabacco. Il semaforo verde dell’Unione europea è arrivato nonostante i pareri contrari, espressi già lo scorso gennaio, dei principali produttori di vino: Italia, Francia e Spagna. Oltre ad altri Paesi membri che hanno bocciato la misura in questione. Peraltro la Commissione europea aveva pure annunciato iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici per ridurre il “consumo dannoso” di alcolici, tra cui anche dichiarazioni nutrizionali e avvertenze per la salute.

La stessa Commissione europea ha poi dato il via libera per silenzio-assenso alla proposta irlandese. L’argomento sarà all’ordine del giorno di una riunione del comitato “barriere tecniche al commercio”, prevista il prossimo 21 giugno. Molte associazioni europee e nazionali di produttori di vino, birra e distillati hanno presentato reclami ufficiali alla Commissione Ue affinché apra una procedura di infrazione contro l’Irlanda. Durissima la presa di posizione di Coldiretti, che ha denunciato un vero e proprio “attacco diretto all’Italia, principale produttore ed esportatore mondiale (di vino) con oltre 14 miliardi di fatturato di cui più della metà all’estero”. Secondo Coldiretti si tratta infatti di un pericoloso precedente che potrebbe aprire le porte a una normativa che metterebbe a rischio una filiera che in Italia dal campo alla tavola “garantisce 1,3 milioni di posti di lavoro”.

Per questo “è del tutto improprio assimilare l’eccessivo consumo di superalcolici tipico dei Paesi nordici – ha fatto notare il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino, diventato in Italia l’emblema di uno stile di vita attento all’equilibrio psico-fisico, da contrapporre all’assunzione sregolata di alcol”. Di conseguenza, il giusto impegno Ue per tutelare la salute dei cittadini, secondo Coldiretti “non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate”.

Alessandro Della Guglia

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2 comments

Germano 22 Maggio 2023 - 12:28

Carne sintetica…latte sintetica…farina di insetti…ma non avete capito ? Il vino ci sarà, ma prodotto in laboratorio, si controllato da l’OMS che alla volta controllata da Bill Gates, questo criminale insieme ai governi servi COME QUESTO ITALIANO, vogliono dominare il mondo cioè l’umanità di questo modo e quasi quasi stanno riuscendo grazie al gregge che indossava le museruole, si tamponava inutilmente e si è vaccinato quattro volte per fare ricco tipi come Arturi e i governi servi, pagati da Israele a mandare armi a Merdensky.

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fc 22 Maggio 2023 - 12:52

Questo significa che il vino in distribuzione ed import (!) popular diventerà sempre più a rischio, si parano il culo, i bastardi. Spieghino come mai persino il vino bianco, i maestri fratelli francesi lo producono per gli esperti senza solforosa aggiunta (conservante utile per produrre tanto e gonfiare la data di scadenza), imbottigliando in vetro scurissimo e stagnola come l’ olio di qualità.
Non sanno quando venderanno certa merda liquida, in grande quantità, ad alto margine di convenienza (la loro), ecco trovato l’ escamotage per continuare a reggere un infame produzione. Povero uomo avvisato, povero uomo affogato.
Le sigarette, tabacco senza additivi, sono la storia del fumare meno nocivo…
TORNINO PRODOTTI A SCADENZA NATURALE !! Altrimenti produrremo tutto in casa nostra e torneremo al baratto. SVEGLIA !

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