Home » Fbi-Apple, gli americani contro Cupertino: “Sblocchi gli iPhone dei terroristi”

Fbi-Apple, gli americani contro Cupertino: “Sblocchi gli iPhone dei terroristi”

by Roberto Derta
0 commento

appleRoma, 24 feb – Continua il braccio di ferro tra Fbi e Apple, in seguito alla richiesta dei federali alla multinazionale affinché sblocchi l’iPhone dell’autore della strage di San Bernardino. Ora si scopre che il Dipartimento di Giustizia americano ha chiesto ad Apple di sbloccare almeno altri nove iPhone oltre a quello dello stragista Syed Rizwan Farook. Lo riporta Marc J. Zwillinger, uno dei legali di Apple, in una lettera riportata dal New York Times. “Apple non si è detta d’accordo a effettuare alcun servizio sui dispositivi”, afferma Zwillinger, sottolineando che da dicembre Apple ha respinto gli sforzi del Dipartimento di Giustizia per costringerla a cooperare tramite il All Writs Act.

Con l’Fbi si è schierato a sorpresa Bill Gates, finora unico nome forte del mondo della tecnologia a rompere la solidarietà con la casa di Cupertino. In una intervista al Financial Times il cofondatore di Microsoft dice di non essere d’accordo con Tim Cook sul fatto che sbloccare un iPhone vuol dire mettere a rischio la sicurezza di tutti. “Questo è un caso specifico, non generale, in cui il governo chiede informazioni”, dice Gates che paragona la richiesta dell’Fbi a quella fatta su un particolare conto corrente bancario. Gates, però, si augura che in futuro ci siano regole precise per questi casi. Twitter, Google e Facebook si sono messe invece dalla parte di Apple.

Non così gli americani, a quanto sembra. Secondo un sondaggio realizzato dal Pew Research Center, il 51% degli americani è a favore della richiesta dell’Fbi e ritiene che Apple debba sbloccare l’iPhone. D’accordo con la decisione dell’azienda guidata da Tim Cook è invece il 38% degli intervistati, mentre l’11% non si esprime. “La maggioranza sia dei Repubblicani (56%) sia dei Democratici (55%) dice che Apple dovrebbe aiutare l’Fbi a sbloccare l’iPhone”, spiega Carroll Doherty, direttore delle ricerche Pew. I giovani tra i 18 e i 29 anni sono invece più propensi ad appoggiare la decisione di Apple. Altro dettaglio della ricerca è la leggera differenza di opinione tra chi possiede un iPhone, quindi si sente potenzialmente più toccato da questa vicenda: il 47% dice che Apple dovrebbe acconsentire alla richiesta dell’Fbi, mentre il 43% non è d’accordo perché questa decisione può compromettere la sicurezza di altri utenti.

Roberto Derta

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati