Roma, 19 feb – Cosa non si fa per vaccinarsi contro il Covid: due donne residenti in Florida (Usa) si sono finte vecchiette per poter «scavalcare la fila» e avere accesso alle dosi di vaccino destinate alle categorie più fragili e quindi con una maggiore priorità.
Secondo quanto riportato dal Guardian, l’episodio è avvenuto nella contea di Orange. Le due finte nonnine, rispettivamente di 34 e 44 anni, si erano travestite indossando cuffiette, guanti e vestiti demodé nel tentativo – fallito – di passare per due anziane e risultare idonee per ricevere una dose di vaccino contro il coronavirus.
Le finte vecchiette a caccia del vaccino
La Wftv, canale televisivo affiliato all’emittente Abc di Orlando, ha riferito che la coppia si era presentata per il richiamo della vaccinazione: le donne recavano, infatti, due tessere vaccinali valide con l’attestazione dell’avvenuta prima iniezione. Segno che già una volta erano riuscite nel loro intendo, facendosi beffe dei controlli. Le due erano decise a fare carte letteralmente false e pur di ricevere l’agognata dose. Una volta scoperte il richiamo è stato – come ovvio – negato.
I controlli
«Non so come siano sfuggite ai controlli la prima volta: sono arrivate con guanti, occhiali, cuffiette» ha dichiarato l’ufficiale sanitario della contea di Orange, il dottor Raul Pino. La polizia, che ha fermato le donne, ha eseguito alcuni controlli per verificare l’età delle due finte vecchiette: a quel punto è emersa la verità. Gli ufficiali hanno dichiarato di aver emesso una diffida per violazione di domicilio ma non è stata intrapresa alcuna altra azione.
Tutti pazzi per il vaccino
Una storia, per alcuni versi, simile a quella avvenuta in Canada, dove una coppia di miliardari si è recata nel remoto territorio settentrionale dello Yukon travestendosi da coppia indigente per poter ottenere il siero prodotto da Moderna. Per accedere al vaccino i due si sono finti, per giorni, camerieri in un modesto motel situato nella piccola comunità di Beaver Creek, al confine con lo stato americano dell’Alaska. Erano approdati lì con un aereo privato, dopo l’arrivo nella città di Whitehorse da Vancouver. Gli operatori avevano creduto al racconto dei due, che avevano così ottenuto una dose a testa di vaccino. A tradirli è stata la richiesta, inoltrata alla comunità di Beaver Creek, di essere accompagnati in aeroporto subito dopo la vaccinazione.
Cristina Gauri