Jizan, 18 ago – Il portavoce delle forze armate yemenite, Yahia Sari’, dalla periferia di Al-Juba, situata a Jizan (nell’Arabia Saudita meridionale), invia un messaggio a Riad: “Basta con l’aggressione e l’oppressione, non sono sufficienti cinque anni di sconfitte?“. Giovedì, il generale di brigata Yahia Sari’ ha visitato le forze armate yemenite schierate nei pressi di Al-Juba e ha inviato un messaggio agli aggressori sauditi e ai mercenari sudanesi che combattono a fianco delle truppe saudite e dei loro alleati contro lo Yemen. Sari’ ha affermato: “Molti di voi vengono uccisi e feriti ogni giorno senza alcun beneficio e sono diventati i protettori dell’esercito saudita e dei suoi mercenari”. Il generale ha consigliato ai sudanesi di usufruire dell’amnistia generale offerta dallo Yemen.
Le azioni di rappresaglia contro l’Arabia Saudita vanno avanti da mesi
Da alcuni mesi le forze armate yemenite hanno intrapreso azioni di rappresaglia nei confronti dell’Arabia Saudita affermando che se l’aggressione saudita fosse continuata, avrebbero attaccato le loro infrastrutture militari e strategiche. La coalizione a guida saudita ha iniziato una guerra contro lo Yemen nel marzo 2015 che ha causato, finora, oltre 91.000 morti nel paese più povero del mondo arabo. Gli attacchi di rappresaglia intrapresi dalle forze armate yemenite hanno tuttavia cambiato l’equilibrio della guerra, importanti centri militari e strategici sono stati presi di mira dai droni e dai missili yemeniti, tra cui l’aeroporto “Abha” e “King Khalid”. Inoltre è chiaro che la coalizione a guida saudita si trova in particolari difficoltà dovute anche alle divergenze interne, manifestatesi negli scontri degli ultimi giorni a Aden tra i separatisti del Sud appartenenti al “Consiglio transitorio del Sud”, appoggiati dagli Emirati Arabi, e i gruppi fedeli all’ex-presidente Mansur Hadi, sostenuti dall’Arabia Saudita.
Vicepresidente del Consiglio transitorio del Sud pronto a inviare le truppe in Libia al fianco di Haftar
È interessante rilevare che Hani bin Brik, vicepresidente del “Consiglio transitorio del Sud”, ha affermato in un tweet di essere pronto a mandare le sue truppe in Libia per sostenere il generale Haftar nella conquista di Tripoli: “Siamo pronti a trasferire le nostre esperienze di lotta al terrorismo ai nostri fratelli in Libia, luoghi diversi ma stessi sostenitori [del terrorismo]: Qatar e Turchia”.
Mentre l’alleanza tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi pare stia attraversando un periodo di crisi, è chiaro che persistono la loro rivalità e ostilità nei confronti di Turchia e Qatar.
Hanieh Tarkian