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Giappone, sinistra contro il premier Abe: “Finanzia scuole fasciste”

by Eugenio Palazzini
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Giappone fascistaTokyo, 20 mar – “Shinzo Abe finanzia scuole di estrema destra, è inaccettabile”. L’opposizione di sinistra in Giappone sta montando una polemica che punta a far dimettere il premier nipponico, accusandolo di voler riscrivere i programmi educativi a tal punto da incentivare marce e saluti di stampo fascista nelle scuole. Secondo un’inchiesta dell’East Asia Forum si tratterebbe di un vero e proprio scandalo, perché Abe tramite la moglie avrebbe agevolato l’acquisto di terreni demaniali da parte degli istituti scolastici Moritomo Gakuen. L’opposizione giapponese sostiene che Abe avrebbe direttamente finanziato attraverso donazioni statali Yasunori Kagoike, responsabile degli istituti, per l’apertura di una scuola elementare a Osaka. Il fatto è che la Moritomo Gakuen lo scorso anno ha acquistato dal governo il terreno su cui costruire questa scuola, a Toyonaka, nei pressi di Osaka, per soli 134 milioni di yen (poco più di un milione di euro), cifra pari al 14% del suo valore stimato di mercato.

Secondo gli accusatori in queste scuole verrebbe impartita una formazione prettamente nazionalista, con tanto di marce, slogan patriottici, rivendicazioni territoriali e “saluti hitleriani”. Ai bambini verrebbe poi chiesto ogni mattina di osannare la bandiera e la famiglia imperiale. Un’impostazione che secondo la sinistra giapponese, e non solo a giudicare dal megafono mediatico che sta avendo la questione, evocherebbe un pericoloso “orgoglio patriottico” di stampo prebellico. Sarebbe ovvero un ritorno agli anni trenta giapponesi, inaccettabili per chi adora evidentemente i metodi educativi e sociali imposti dai vincitori americani. Per alcuni deputati dell’opposizione nipponica si tratterebbe addirittura di una “recrudescenza militare”.

Per Internazionale invece, che nel numero di questa settimana ha tradotto in italiano l’inchiesta di East Asia Forum, le immagini provenienti dalle scuole Moritomo Gakuen “sconvolgono perché incarnano tutto ciò che sarebbe dovuto cambiare in Giappone dal 1945 ad oggi”. Un piagnisteo in salsa pacifista visto e risentito fino alla nausea. Nei video delle scuole in questione poi si vedono i bambini intonare canti marziali in santuari shintoisti. Apriti cielo. Per non parlare della first lady Akie Abe che avrebbe definito questi metodi educativi “meravigliosi” e dediti a “rafforzare l’io dei bambini e insegnarli l’orgoglio di essere giapponesi”. L’orgoglio di essere se stessi, di appartenere alla propria Nazione, di lottare per essa e intonare canti patriottici. Volete mettere con le innovative scuole in salsa gender.

Eugenio Palazzini

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1 commento

Anonimo 21 Marzo 2017 - 5:39

ANCHE IN iTALIA NN SAREBBE MALE FAR SI CHE I RAGAZZINI IMPARASSERO L’ORGOGLIO NAZIONALE…PERCHE SE NO’ DOVRANNO PARLARE ARABO E DIVENTARE MAOMETTANI..COME VUOLE QUESTO GOVERNO DI SLTIINBANCO..DI TRADITORI E LADRI…!!!

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