Budapest, 9 nov – Levata di scudi dell’ambasciata statunitense a Budapest contro l’inaugurazione di un busto di bronzo dedicato all’ammiraglio Horthy. “Gli Stati Uniti condannano con forza la vergognosa manifestazione organizzata da Jobbik, un partito politico antisemita, che ha inaugurato un busto all’alleato dei nazisti Horthy”, si legge in una dichiarazione rilasciata dalla sede diplomatica americana. Lo scorso 3 novembre è stata infatti svelata in Piazza Szabadsàg Tèr, Piazza della Libertà, una statua dedicata all’ammiraglio che governò dal 1920 al 1944 il Paese magiaro, alleandosi con l’Asse durante il secondo conflitto mondiale. Il monumento è stato eretto di fronte alla chiesa protestante il cui pastore è accusato dagli Usa di essere filonazista.
Il premier ungherese Viktòr Orbàn si è dissociato dall’iniziativa ma non l’ha vietata, scatenando forti reazioni anche da parte della comunità ebraica. Il presidente del World Jewish Congress, Ronald Lauder, ha definito Jobbik “un partito fanatico, antisemita e antidemocratico” e ha chiesto al governo ungherese di “prendere misure decisive per impedire il culto di uno degli uomini più cattivi di tutti i tempi”. La risposta da parte di Jobbik è stata altrettanto netta: “Abbiamo dedicato il bronzo ad un eroe nazionale, ad un salvatore della patria”.
Durante l’inaugurazione del monumento è salita la tensione a causa delle concomitanti manifestazioni organizzate dal movimento nazionalista e dalla comunità ebraica. L’ambasciata Usa ha dichiarato inoltre che molti parlamentari magiari che hanno partecipato all’iniziativa “gettano un’immagine drammaticamente negativa dell’Ungheria”. Nonostante però la presa di posizione inequivocabile da parte statunitense, lo Jobbik è dato in forte ascesa nei sondaggi e potrebbe aumentare il proprio peso parlamentare in seguito alle elezioni che si svolgeranno nella primavera 2014.
Eugenio Palazzini
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