Il premier ungherese Viktòr Orbàn si è dissociato dall’iniziativa ma non l’ha vietata, scatenando forti reazioni anche da parte della comunità ebraica. Il presidente del World Jewish Congress, Ronald Lauder, ha definito Jobbik “un partito fanatico, antisemita e antidemocratico” e ha chiesto al governo ungherese di “prendere misure decisive per impedire il culto di uno degli uomini più cattivi di tutti i tempi”. La risposta da parte di Jobbik è stata altrettanto netta: “Abbiamo dedicato il bronzo ad un eroe nazionale, ad un salvatore della patria”.
Durante l’inaugurazione del monumento è salita la tensione a causa delle concomitanti manifestazioni organizzate dal movimento nazionalista e dalla comunità ebraica. L’ambasciata Usa ha dichiarato inoltre che molti parlamentari magiari che hanno partecipato all’iniziativa “gettano un’immagine drammaticamente negativa dell’Ungheria”. Nonostante però la presa di posizione inequivocabile da parte statunitense, lo Jobbik è dato in forte ascesa nei sondaggi e potrebbe aumentare il proprio peso parlamentare in seguito alle elezioni che si svolgeranno nella primavera 2014.
Eugenio Palazzini
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