Roma, 19 gen – Toh, un altro terrorista arrivato sui barconi. Niente di nuovo, in realtà, parliamo ancora degli attentati del 13 novembre 2015, precisamente di uno dei jihadisti che si fece esplodere allo Stade de France di Saint-Denis. Che fosse venuto insieme ai profughi con un documento falso si sapeva già, solo che finora non era nota la sua vera identità. Ora gli inquirenti francesi lo hanno identificato: si tratta di un ventenne iracheno, Ammar Ramadan Mansour Mohamad al Sabaawi.
L’uomo, munito di un falso passaporto siriano, è arrivato su una barca approdata sull’isola di Leros, in Grecia, il 3 ottobre 2015, viaggiando probabilmente con alcuni complici. Sarebbe originario di Mosul e sembra che l’Isis abbia ricompensato la sua famiglia con 5mila dollari americani e un gregge di pecore. Ai parenti, tuttavia, lo Stato islamico non avrebbe menzionato gli attentati di Parigi, ma parlato di una inesistente missione suicida a Baghdad.
Il ventenne, il più piccolo di quattro fratelli, aveva ricevuto una certa educazione e aveva terminato gli studi superiori. Il fratello maggiore, ex militare sotto il regime di Saddam Hussein, durante l’invasione americana del 2003 sarebbe diventato un carpentiere, mentre il secondo è un tassista di Mosul. Gli altri due fratelli si erano uniti alle fila jihadiste.
Giuliano Lebelli