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Nina Moric, il fenomeno social che piace anche a destra. Ecco i suoi migliori post

by Emmanuel Raffaele
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Nina MoricRoma, 19 gen – “Senza Pjaca e Mandzukic la Juve sarebbe da terzo posto, mettili in campo livornese comunista!!!”. E’ bastato questo post, indirizzato all’allenatore juventino Massimiliano Allegri, a scatenare la stampa: “è bufera sui social”.

Effettivamente, con oltre 180mila “like” al suo profilo Facebook, Nina Moric è da un po’ di tempo a questa parte un vero e proprio fenomeno web. Da quando, nel maggio scorso, è tornata in tv dopo una lunga pausa e da quando è appunto sbarcata su Facebook, la Moric non ha fatto che crescere mediaticamente, fino a galvanizzare con la sua ultima uscita anche l’ambiente di “destra”, impazzito per il tono politicamente scorretto riservato al mister e l’associazione tra le sue origini e la cittadina toscana, feudo notoriamente “rosso” anche dal punto di vista della tifoseria. E’ del resto il non avere peli sulla lingua il punto forte della showgirl croata, che il post ed il commento successivo alla “polemica” non hanno fatto che confermare: “Non è livornese l’allenatore della Juve? Non è forse vero che Livorno è la città d’Italia con la più alta concentrazione di comunisti? Manco avessi scritto che Livorno puzza di pesce, o che a Pisa hanno paesaggi bellissimi e la torre che attira milioni di turisti ogni anno, mentre a Livorno l’unica cosa che viene attirata sono le sardine che seguono i pescherecci”. Risposta al vetriolo, a cui ha aggiunto, poco dopo, un commento altrettanto diretto: “Livorno non è fra le mie città preferite a causa dell’alta presenza di comunisti“. Tutto per via della sua fede juventina? Niente affatto: “io voglio che i calciatori Croati facciano bene, non ho preferenze su squadre di club, tuttavia mio figlio tifa Inter, quindi sono felice se vince”, ha infine spiegato ad un fan.

Nata a Zagabria, il 22 luglio del 1976, modella lanciata da Gianni Versace sul finire degli anni Novanta, moglie di Fabrizio Corona dal 2001 al 2007 e madre di suo figlio Carlos Maria, Nina Moric non è certo la prima volta che usa toni simili nei confronti dei seguaci dell’ideologia marxista, basti ricordare le parole seguite alla morte di Fidel Castro: “Ho visto più gente esultare per la morte di Buonanno che per quella di Fidel Castro, nonostante il primo non avesse fatto danni a nessuno. Da qui si evince che i comunisti non hanno un cuore!”. Comunisti senza cuore ed il ricordo di un politico leghista che, di certo, non si è mai distinto per i toni pacati. “Io sono nata in Croazia, sotto un regime comunista. Quindi alla luce di questa risposta posso parlare oppure no?”, ribatte dura ad un commento, rivelando il vissuto che si cela dietro frasi lanciate apparentemente a caso, che forse non saranno il frutto di una consapevolezza politica a 360°, ma sono di certo più di altre frutto dell’esperienza di una ragazza cresciuta da genitori di una certa cultura: matematico il padre, economista la madre, lei aspirante giurista che ha interrotto l’università per seguire la sua carriera. E, così, tra i suoi post, non mancano certo quelli a sfondo politico.

Simpatica, sarcastica e brava a rispondere a tono, la Moric è infatti spesso schierata all’opposto del coro mediatico dei buoni ed ecco perché, anche a destra, quelli che la seguono sul web si moltiplicano. “Il voto è segreto”, scrive lo scorso 4 dicembre, in riferimento al referendum costituzionale, aggiungendo provocatoriamente una foto in cui un grosso “No” appare in rosso sulla sua mano. Ma la Moric si era già schierata con stile anche al referendum sulle trivelle: “Votiamo per l’Isola dei famosi, San Remo, The Voice, Amici, il Grande Fratello e per l’uomo partita Sky… però per il referendum no”.  Il 31 dicembre scorso, invece, nel mirino è il presidente della Repubblica: “Però mi raccomando non perdetevi il discorso di Mattarella hahahahhah”. Mentre tre giorni fa ironizzava sul nostro sistema di governo: “Non sapete tenere la destra sulle scale mobili e poi volete la democrazia”. Per non parlare dei post contro l’osannato Roberto Saviano. La modella croata è tra le prime a denunciare lo scandaloso caso della scuola in cui il preside obbliga gli studenti ad acquistare il libro della scrittore napoletano, senza mancare di ironizzare sui pidocchi nei rasta e gli spinelli: “Torniamo seri per un attimo, in pratica il dirigente scolastico il Prof Marco Molinelli “compagno” di Saviano, obbliga tutta la scuola, circa 4000 giovani, a comprare il libro del mediocre scrittore. Adesso io capisco che spingere e pubblicizzare le attività di un amico è una cosa che ci sta, soprattutto se magari avete passato l’adolescenza a passarvi gli spinelli o a togliervi i pidocchi dai Rasta (si dice che un tempo salviamo avesse pure i capelli). Ma obbligare una scuola pubblica ad acquistare un libro, credo sia troppo. Fermiamoli in qualche modo. Per Forlì, e per i giovani che hanno diritto di scelta”. Ma il 24 novembre scorso, sempre sull’argomento Saviano, si era probabilmente superata: “Ogni volta che leggo un post di Roberto Saviano, mi viene voglia di trasferirmi in Nigeria reclutare 30 uomini di Boko Haram, invitarlo con la scusa di un qualcosa di umanitario e rapirlo, solo per dimostrargli che non frega niente a nessuno di quello che ha da dire e che, se anche fissassi il riscatto a 99 € non lo pagherebbe nessuno”.

Quanto alle ultime ore: pungente la frecciatina a Radio Maria, con riferimento alle spiacevoli frasi sulle responsabilità morali dei terremoti (“Stavolta me lo sento, Radio Maria incolperà me e i miei post di merda per questa sequenza di terremoti. Sono una donna finita”), fuori dal coro del linguaggio auto-censurato lo sfottò “sessista” al fondatore di Facebook postato lo scorso 14 gennaio (“Comunque avete rotto le palle con sto escile, poi una pubblica una foto dove si vede un fianco e un quarto di chiappa e Facebook ti proibisce di mettere foto per 3 giorni. O Zuckerberg è frosho o Facebook l’ha comprato Erdogan e noi non ne sappiamo nulla”), doppiamente centrato il post sull’allerta freddo in cui prende di mira fanatici di Instagram e sistema pensionistico in un colpo solo (“Studio Aperto consiglia di rimanere a casa, di limitare il più possibile gli spostamenti, e che se proprio dovete prendere la macchina almeno postate su INSTAGRAM la temperatura che appare sul vostro cruscotto…E che se siete veramente anziani provate ad uscire a maniche corte, che le pensioni sono al collasso”), ahinoi azzeccate le conclusioni simpaticamente raggiunte sullo scandalo ad ogni costo ed in ogni campo, con tanto di battuta “pseudo-razzista” nei commenti (“Negli ultimi post ho scoperto che se usi pelli finte o pellicce ecologiche, sei una stracciona, se invece indossi pelle vera o pellicce naturali, sei un’insensibile assassina. Il prossimo inverno fate solo cappotti verdi, stile Ex Unione sovietica” – “che poi il verde sta bene solo a noi bianche come la morte, sai tutte le altre “showgirl” color oliva come stonano”).

A giugno, cosa che è più un’eccezione che la regola nel mondo dello spettacolo, addirittura si schiera con il presidente siriano Assad, per il suo impegno contro il terrorismo: “Finché non saranno gli stessi Musulmani così detti moderati, a combattere uniti i terroristi anche in Europa, proprio come stanno facendo da mesi in Siria, questa violenza non finirà e noi generalizzeremo sempre più, fino ad avere ragione”. A dicembre post ironico sulle coppie gay: “Dopo Adamo ed Eva, Romeo e Giulietta, Tristano e Isotta, Dante e Beatrice, Sandra e Raimondo, nella storia entrano pure Claudio e Mario. auguri e figli… ah no”.

Nella sua vita successi ed eccessi, errori ed autoironia. Nel 2009 è mistero per una presunta overdose di sonniferi, poi le voci sull’abuso di alcolici, la sua partecipazione all’Isola dei famosi, il matrimonio con il re dei paparazzi, per il quale spera nell’annullamento con l’intenzione di risposarsi in chiesa. E poi gli sfottò a Fabrizio Corona quando viene arrestato ancora (a quanto pare, grazie ad una “svolta nelle indagini” consentita dalla sua amica Geraldine Darù, come si legge nell’ordinanza d’arresto dovuta ai pagamenti in nero): “Ciao Fabri adesso insegna gli angeli e Versare l’IVA quando cazzo c’hai voglia”. E la contesa per il figlio, al quale il padre apre perfino una pagina Instagram scatenando l’ira della ex moglie, che lo costringe a chiudere il profilo: “Il ruolo di padre non si toglie a nessuno. Ma fare soldi su nostro figlio, perdonami (…) è tuo figlio, santo Cielo. Non pensare sempre ai soldi ma amalo, proteggilo, non metterlo in pasto ai lupi. Mi dispiace Carlos, la mamma non la farà passare liscia a nessuno. Che Dio mi fulmini ma sarà l’ultima cosa che farò”.

Ma, come abbiamo visto, a far scalpore, a divertire o, comunque, a stupire, sono ormai le sue uscite quasi quotidiane, tanto che è nata perfino una pagina chiamata “Le risposte di Nina” e, a fine giugno, anche Novella 2000 avanzava l’ipotesi che dietro il suo profilo ci fosse una mano esperta: “I profili social di Nina Moric sono tra i più seguiti in assoluto, anche perché non le manda a dire a nessuno. Soprattutto quando scrive sulle sue colleghe alle quali riserva sempre delle belle frecciatine, ma sempre ben scritte, con la giusta ironia. I post di Nina sono scritti così bene che in molti pensano che dietro di lei, a darle una mano nella scrittura, ci sia un ghostwriter professionista, di quelli che curano i profili social dei Vip”. “Da un po’ di tempo la pagina dell’ex top model ‘ospita’ almeno un post al giorno, mai banale o scontato. Anzi, tutti i suoi scritti sono pieni di ironia e brillantezza. Sono pure arrivato a pensare che dietro il nome ‘Nina Moric’ ci sia in realtà un arguto social media manager o un ghostwriter”, ha scritto pure gossipblog.it. Un dubbio a cui lei, però, ha sempre risposto con fermezza: “Non ho social media manager, non voglio più ripeterlo“. Ma per avere risposte più chiare, meglio spulciare il suo profilo, sul quale confessa: “Ho sempre ammesso che sia su Facebook che su Instagram da qualche mese evito di scrivere di getto, mi faccio aiutare dal mio compagno, da mio figlio, e quando non ci sono da amici tramite whatsapp, così non sbaglio verbi, congiuntivi e doppie, cose normali per una straniera. Cosa c’è di sbagliato?”. “Ormai pure quando faccio le interviste in radio, in diretta e improvvisate, la gente commenta : non è lei che scrive. Ma ce la fate?”, ha scritto, un po’ seccata, nei mesi scorsi. A quanto pare, dunque, è quasi tutta farina del suo sacco, con l’aiuto volenteroso di chi gli sta intorno.

Sempre spulciando la pagina, infatti, si scopre che la Moric, a dispetto delle accuse dei tanti commentatori, se pur non lavora certo in miniera, sembra non se ne stia neanche con le mani in mano: “Premetto che potrei tranquillamente starmene a casa a guardare film, fare massaggi andare dal parrucchiere, in palestra e non chiedere nulla a nessuno”, spiega lo scorso 15 dicembre proprio ad uno di questi commentatori, “tuttavia invece siccome non riesco a non fare nulla, ho 2 ristoranti di sushi e a breve ne aprirò degli altri, ho un centro di chirurgia estetica, un agenzia di comunicazione, in cui attraverso la mia immagine e non solo faccio piani pubblicitari, seguo altri personaggi famosi, cerco di crearne di nuovi, raramente faccio apparizioni in TV ma li comunque ho sempre una porta aperta per fare quello che voglio, e ovviamente ancora sfilo ormai solo 3/4 volte l’anno, perché non sono molte le aziende che possono permettersi Nina Moric, mi piacerebbe produrre un film ma a quello ci sto ancora lavorando. Spero sia stata esaustiva, e che tu non me lo chieda più. Un abbraccio. PS: tu di cosa ti occupi?”.

Diretta (“Sgarbi nudo ed io coperta .. È questa l’Italia che sognavate da bambini?“), genuina (“Magari fra un mese la scaricherò e mi attaccherò come un’imbecille, ma ad oggi Snapchat mi sembra un cosa per pochi eletti: gli psicolabili“), goliardica (“Like se sei ubriaco, condividi se hai già vomitato”, post del 24 dicembre), a tratti “milanese imbruttita” (“Per me è Giargiana chiunque abiti in una zona del mondo che non sia Milano Milano, cioè per me già a Viale Zara e Piazzale Corvetto sono Giargiana. In teoria dovresti anche nascerci a Milano. Ma io invece credo che dopo 10 anni che vivi in centro smetti di esserlo”; “Si perché secondo te ho voglia di prendere la macchina andare da Euronics trovare parcheggio, per risparmiare 49 euro, scendo le scale del palazzo, mi date un iPhone, tiro fuori il cash saluto e risalgo”), Nina Moric va certamente con la leggerezza propria ad un un fenomeno social quale è ed è solo in questo senso che ne parliamo. E’ solo che non essere scontati, di questi tempi, fa notizia. E’ di destra? Forse si. Anzi no. Probabilmente no. Sinceramente, poco importa.

Emmanuel Raffaele

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2 comments

Bombardiere 19 Gennaio 2017 - 6:12

Uno degli articoli più lunghi del Primato Nazionale da un po’ di tempo a questa parte. Dedicato a Nina Morich. Bene, che dire?Addio, Scianca, passo al Populista.

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Saif 20 Gennaio 2017 - 10:32

a trovarceli articoli così approfonditi sui mainstream on line. Quanto meno non è la solita velina copiata e incollata fino alla nausea..

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