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Il cantante degli Iron Maiden difende la Brexit e attacca l'Ue

by Andrea Bonazza
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Londra, 26 novembre – Bruce Dickinson, il cantante degli Iron Maiden, gruppo Heavy Metal orgogliosamente inglese, in una recente intervista a l’Obs ha dichiarato di aver votato a favore della Brexit, il referendum svoltosi a giugno 2016 nell’isola di sua maestà, in cui gli inglesi decisero democraticamente l’uscita del Regno Unito dalla UE, con il 52% dei voti. In questi giorni però, come vi abbiamo riportato in altri articoli de il Primato Nazionale, si sta alzando lo scontro politico e mediatico su quelle che potranno essere le conseguenze economico-sociali della scelta compiuta dal referendum. Tra le tante voci che si stanno spintonando sulla Brexit, spicca quella inconfondibile di Bruce Dickinson, frontman degli Iron Maiden che difende la scelta fatta dal suo popolo e ne spiega i motivi con una breve ma lucida e condivisibile riflessione:

“Sono state dette un sacco di cose senza senso e allarmistiche da entrambe le parti, il che secondo me è piuttosto immaturo – ha dichiarato Dickinson – la Brexit ci consentirà di essere più flessibili e credo che anche gli europei ne trarranno vantaggio“.
La rockstar poi commenta negativamente l’operato dell’Ue: “La situazione attuale è che c’è un’Unione Europea che non sta facendo un buon lavoro e non soddisfa le democrazie europee, molti stati, non solo noi. In Italia, Grecia, Ungheria, Catalogna ci sono forti movimenti populisti, perché i bisogni democratici di questi popoli non vengono soddisfatti da Bruxelles. Le persone giuste che devono rispondere a queste esigenze, sono i leader eletti democraticamente”.
“E’ assurdo pensare – continua Dickinson spiegando il suo convinto sostegno alla Brexit – che la quinta economia più grande al mondo venga in qualche modo punita per aver votato democraticamente la Brexit. L’Unione Europea ci ha sempre visto fondamentalmente come un semplice mercato, un mercato comune. Questo ha dei vantaggi, ovviamente, ma è una cosa che la maggior parte degli inglesi non vuole. Anche chi ha votato per rimanere nella Ue, non vuole assolutamente fare parte di un sistema federale. E’ un grande errore, perché la Gran Bretagna è sempre stata una nazione che commercia con tutto il mondo e solo dopo il 1960 ha iniziato a considerare l’Europa come principale fonte di scambi commerciali”.
Per il cantante dello storico gruppo heavy metal, con l’uscita dalla Ue il Regno Unito avrà solo vantaggi: “La Brexit in realtà apre i confini del Regno Unito a tutto il mondo. La Brexit non cambierà di molto lo status del Regno Unito ma rafforzerà le nostre capacità economiche. Questo sarà un bene per noi ma in realtà sul lungo termine anche per l’Europa. Questo perché, essendo noi la quinta potenza economica mondiale, l’Europa vorrà aver accesso al nostro mercato e presto la gente si dimenticherà di tutte le cose senza senso dette circa la Brexit. Dirà: ‘C’è un nuovo rapporto con il Regno Unito, punto e basta’. Questo ci consentirà di fare quel che dobbiamo fare – conclude il cantante metal – ossia andare tutti d’accordo, commerciare, fare musica, volerci bene e assicurarci che Vladimir Putin non finisca per venire qui e comandare il nostro paese”.
Andrea Bonazza

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IL CANTANTE DEGLI IRON MAIDEN DIFENDE LA BREXIT E ATTACCA L’UE 26 Novembre 2018 - 12:37

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Arena Cristian 26 Novembre 2018 - 3:24

Ha ragione Dickinson!entrare in europa,doveva essere un opportunità per tutti!invece non fanno altro che mettere i bastoni fra le ruote,a chi fa le cose giuste!vai salvini rimetti a posto l’italia?

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