Londra, 17 giu – Esiste un confine che l’idiozia degli influencers non riesce ad oltrepassare? No, ovviamente. Già nei giorni scorsi abbiamo avuto prova dell’altezza del loro quoziente intellettivo, dopo avere appreso la notizia di migliaia di persone accorse a Chernobyl per scattarsi selfie sui luoghi della tragedia, stregati dal successo della serie televisiva prodotta dalla Hbo.

Selfie sul Vallo di Adriano

La notizia che arriva dal Regno Unito invece, ha come oggetto di dissacrazione e sfregio nientemeno che il Vallo di Adriano. Secondo quanto riportato dal Mirror, svariate sezioni della struttura edificata dai Romani sotto l’imperatore Adriano sono crollate per colpa dei turisti che incessantemente vi salgono sopra per scattarsi selfie. Tutto questo nonostante lungo tutta la lunghezza del vallo vi siano disseminati cartelli che vietano ai visitatori di arrampicarsi sul muro, patrimonio dell’Unesco dal 1987. Basta inserire l’hashtag #HadrianWall o l’analoga geolocalizzazione per trovare gli scatti dei turisti arrampicati sulla fortificazione:

vallo adriano

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Il fotografo Pete Savin, intervistato dal Mirror ha così espresso il proprio disappunto: “Fotografo il Vallo da 4 anni e vi vedo spesso intere famiglie arrampicate senza il minimo rispetto delle regole. A volte, mentre sto scattando una foto delle fortificazioni, posso scorgere la silhouette di una persona sullo sfondo mentre alza il braccio per scattarsi un selfie. È frustrante. Il danno che ho visto domenica è di una gravità incredibile e sono rimasto seriamente scioccato”. Il crollo a cui si riferisce Savin è quello rappresentato in questa fotografia, ma ve ne sono molti altri:

vallo adriano

Il limite più a nord dell’Impero romano

Ricordiamo che il Vallo era una imponente fortificazione in pietra che l’imperatore romano Adriano fece costruire nella prima metà del II secolo, e segnava il confine tra la provincia romana occupata della Britannia e la Caledonia. Il muro, lungo 117 km, suddivideva l’isola in due parti e venne edificato per contrastare le incursioni delle tribù dei Pitti che calavano da nord. Rappresentò il limite più a nord dell’Impero Romano. Lo scrittore statunitense George R. R. Martin nel suo Le cronache del ghiaccio e del fuoco ha più volte dichiarato di essersi ispirato al Vallo di Adriano per la descrizione della Barriera (The Wall), una fortificazione di ghiaccio il cui scopo, al pari dell’originale, era quello di impedire gli attacchi delle popolazioni di selvaggi (i Bruti) e delle altre creature che provenivano da nord.

Cristina Gauri

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

1 commento

  1. mi rammarica comunicarvi che il limite più a settentrione dell’impero romano era costituito dal vallo Antonino.

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