Lo riferiscono fonti militari siriane all’agenzia locale Sana, che parla di almeno quaranta corpi ritrovati, fra questi anche donne e bambini. Molti tra questi sarebbero stati decapitati, altri invece mostrano evidenti segni di tortura. Le esecuzioni di massa risalirebbero allo scorso maggio, proprio quando Palmira fu presa dall’Isis e si registrò – ma le notizie dalle zone sotto il contro delle milizie fondamentaliste sono sempre frammentarie – un massacro di oltre 400 persone. Non è quindi escluso che la dolorosa conta possa continuare nei prossimi giorni.
Nicola Mattei