Roma, 2 ago – In Afghanistan viene ucciso il leader di Al Qaeda, Ayman Al Zawahri. E la mano è statunitense. La notizia e riportata sui media e su Tgcom24.

Al Zawarhi, leader di Al Qaeda, ucciso da un drone americano

Ayman Al Zawahri, egiziano, 71 anni, viene ucciso da leader di Al Qaeda, posizione che aveva ormai assunto dal 2011, anche se negli anni si erano diffuse diverse notizie sul possibile successore di Osama Bin Laden alla guida dell’organizzazione terroristica. Gli Stati Uniti lo hanno eliminato nel fine settimana, in Afghanistan. Sull’uomo, un tempo braccio destro di Bin Laden, c’era una taglia di 25 milioni di dollari messa in palio dal Dipartimento di Stato americano. Era stato tra gli organizzatori degli attentati dell’11 settembre 2001. Un rapporto dell’Onu parla dei luoghi in cui si nascondeva Al Zawahri, ovvero al confine tra Pakistan e Afghanistan. Questo prima che l’operazione si concentrasse a Kabul per opera dei servizi segreti americani. Gli Usa avevano già tentato di eliminare Al Zawahri nel 2001, dopo aver invaso il Paese, ma il futuro leader era riuscito a salvarsi, a differenza di una moglie e alcuni figli, periti durante un attacco sulle montagne di Tora Bora.

Biden: “Successo totale”

Il presidente americano Joe Biden ha commentato l’accaduto, vantandosi di un’operazione in cui nessun civile “è stato ucciso”. L’operazione viene definita dall’inquilino della Casa Bianca come un “successo totale”. La famiglia di Al Zawahri infatti sarebbe “rimasta illesa, nessuna vittima civile. Non importa quanto tempo serve, o dove vi nascondete, se siete una minaccia gli Stati Uniti vi troveranno. Quando ho messo fine alla missione militare americane in Afghanistan quasi un anno fa, ho deciso che gli Stati Uniti non avevano più bisogno di avere uomini in Afghanistan. In quel momento ho promesso agli americani che avremmo continuato a condurre efficaci operazioni antiterrorismo in Afghanistan. Lo abbiamo fatto”.

Alberto Celletti

Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.

La tua mail per essere sempre aggiornato

4 Commenti

  1. Un bel missile democratico applaudito dalla stampa di coloro che sono padroni del mondo… peccato per noi comuni mortali adesso che ci tocca la reazione

Commenta