Roma, 12 ott – Sul gas la Francia non le manda a dire ed entra a gamba tesa contro le mosse degli Stati Uniti. “Non possiamo accettare che il nostro partner americano venda il suo GNL a un prezzo quatto volte quello al quale vende agli industriali americani”, ha tuonato il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire. Secondo il ministro transalpino gli Stati Uniti sarebbero “colpevoli” di speculare sul prezzo del gas naturale liquefatto.
Gas, l’accusa della Francia agli Stati Uniti
“Un indebolimento economico dell’Europa non è nell’interesse degli Stati Uniti – ha detto Le Maire all’Assemblea Nazionale di Parigi – quindi dobbiamo trovare rapporti economici più equilibrati tra i nostri alleati americani e il continente europeo”. D’altronde “il conflitto in Ucraina non deve sfociare in una dominazione economica americana e a un indebolimento della Ue”. Parole forti e decisamente coraggiose quelle di Le Maire. Ci consegnano una Francia molto meno assoggettata ai diktat Usa di altri Paesi europei, capace di alzare la voce quando serve e di inquadrare un futuro affatto roseo nel caso in cui Washington provi mettere all’angolo del tutto l’Europa.
Una voce peraltro non del tutto isolata, se consideriamo che a manifestare malumori è anche la Germania. Messaggi meno espliciti quelli del governo tedesco, eppure altrettanto emblematici. Prova ne sia l’ipotesi, avanzata la scorsa settimana dal cancelliere Olaf Scholz, di creare una sorta di alleanza tra Unione europea e alcuni Paesi asiatici: Giappone, India e Corea del Sud. Obiettivo? Evitare la corsa competitiva al rialzo dei prezzi del gas, con la probabile, quanto inaccettabile, speculazione dei produttori alternativi alla Russia, tra cui Norvegia, Canada e appunto Stati Uniti. Rivedere i contratti ed evitare dipendenze, da Mosca come da Washington, sembra dunque essere la volontà di Francia e Germania. Spiragli di Europa, finalmente.
Eugenio Palazzini
1 commento
“Spiragli di Europa, finalmente.” , dice l’autore dell’ articolo.Ma quale europa, semmai spiragli di Francia.Dall’ europa bisogna uscirne al piu’ presto prima che finiamo completamente rovinati da burocrati stranieri non eletti in mano a elites occulte