Altra mondo e altra storia però oggi, e di acqua sotto i ponti, delle navi s’intende, ne è passata tanta. Oggi le boutade homo spettacolari con piume e pagliette luccicanti sono più che assorbite dalla società tanto da non suscitare neanche quella, seppur minima, ammirazione dovuta al coraggio dell’eresia, alla rottura del conformismo di venti o trenta anni fa. Oggi sono squallide e di rottura c’è solo quella di aspettare in macchina pazientemente che passi la mezza dozzina di cari carnevaleschi con ragazzoni unti ed impiumati dell’ennesimo Gay Pride, prima di andare a casa. C’è però un’altro enorme spettacolo a cui non si può mancare, lo spettacolo della solidarietà nel mar Mediterraneo.
Siamo veramente colpiti, colpiti e affondati, almeno nello spirito perché in fondo in fondo, in un mare di melensa ipocrisia speravamo che se non altri la marina militare avesse mantenuto la barra diritta, appunto. Ed invece il vento è cambiato, e soffia forte in direzione della grande sostituzione vaticinata da Venner e dagli altri “eretici” d’Europa. La tempesta è all’orizzonte ma perché i nostri bravi marinai spiegano le vele verso l‘abisso?
Alberto Palladino
2 comments
La Marina Militare ma non solo.Tutte le forze armate sono guidate da vertici di venduti al globalismo statunitense.Da più di dieci anni ormai.
che ci sia in atto una totale FEMMINILIZZAZIONE dell’uomo nel nostro Paese è un dato di fatto che si materializza in quelle ridicole sopracciglie limate e sfumate da donna (appunto..) solo per dirne una,tanto apprezzate comunque anche da gente in Uniforme;
che dire una volta di leva ti compravi il “Camillus” in versione brunita tipo USMC e adesso pinzetta e specchietto presumo…
ma fatta salva questa premessa bisogna proprio aggiungere che questo Rosaria oltre ad aver fatto benissimo a prestare soccorso alla bambina bagnata è stato davvero fortunato ad averla trovata tra le centinaia di migliaia di Africani giovani e forti che la guerra l’hanno vista solo nei videogame.
come Rosaria del resto.