Londra, 22 apr – I Brit Awards, celebri premi musicali britannici, tornano alla “normalità”: si svolgeranno con un vero pubbico, senza distamento né mascherine. Allo stesso tempo, la cerimonia farà di uno studio sul Covid negli eventi live. I partecipanti si sottoporranno a test prima e dopo l’evento.
Brit Awards, pubblico dal vivo e zero mascherine
La cerimonia dei Brit Awards si svolgerà alla O2 Arena di Londra l’11 maggio. Il conduttore sarà il comico Jack Whitehall. Il pubblico sarà di 4.000 persone: tutte dovranno presentare un tampone negativo. Di questi quattromila, 2.500 biglietti saranno concessi gratuitamente ai ‘key workers’, cioé i rappresentanti del personale sanitario e del personale impegnato presso servizi pubblici essenziali. I restanti 1.500 biglietti dei Brit Awards saranno destinati agli artisti nominati, ai loro manager, ai loro team, a rappresentati dell’industria musicale e degli sponsor.
Un esperimento sul Covid
Non è però solo questa la novità: infatti i Brit Awards saranno parte di uno studio scientifico, che riguarderà anche due serate con 3.000 partecipanti in un club di Liverpool (il 30 aprile e il 1 ° maggio) e un concerto con 5.000 person che si svolgerà il 2 maggio. Nell’esperimento è incluso anche il calcio, con la finale di FA Cup, che avrà 21.000 spettatori e si svolgerà quattro giorni dopo i Brit Awards. In tutti questi eventi, sarà possibile servire e consumare sia cibo che alcol. Chi parteciperà, però, dovrà lasciare i contatti e sottoporsi a test Covid successivamente agli eventi. Lo studio servirà a raccogliere dati sulla sicurezza degli eventi indoor, sugli effetti della riduzione delle distanze sociali e dell’assenza di protezioni sul viso. Oliver Dowden, ministro della Cultura britannico, Oliver Dowden dichiara che “i Brit sono sempre una grande serata nel calendario musicale, ma i premi di quest’anno saranno particolarmente speciali. Riuniranno il pubblico dal vivo con i migliori talenti britannici per la prima volta nell’ultimo anno, fornendo allo stesso tempo un’opportunità fondamentale per vedere come possiamo riportare grandi folle negli eventi in sicurezza il prima possibile”.
Ilaria Paoletti