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Malesia, l'imam sposa una bambina di 11 anni. La famiglia di lei: "E' innamorata"

by Lorenzo Zuppini
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Golok, 3 lug – Lui ha 41 anni, è già sposato con due mogli e padre di sei figli. Di professione fa l’imam. Lei ha 11 anni e da poco è diventata la terza moglie dell’uomo. Alcuni figli dell’uomo sono più grandi della sua nuova moglie. L’ennesimo caso di sposa bambina arriva dalla Malesia, dove l’imam del suo villaggio di Gua Musang, nel nord-est del Paese, ha ufficializzato il matrimonio con la bambina, figlia di un suo dipendente, con tanto di foto diffusa sui social network dello sposo che tiene la mano della sua sposa dopo la cerimonia.
Invece di impedire con tutte le forze che il matrimonio si consumi, la famiglia della bambina appoggia le nozze, affermando che la piccola è da anni innamorata del suo futuro marito. L’unica richiesta che i genitori hanno fatto all’imam è che i futuri sposi vadano a vivere sotto lo stesso tetto non prima del compimento dei 16 anni della loro figlia, così come prevede la legge malese. Più saggia la seconda moglie dell’imam, che da quanto si apprende dalla stampa locale, starebbe considerando il divorzio dopo aver appreso della decisione del marito, e avrebbe denunciato il fatto alle autorità, che hanno aperto un’indagine. Il vice primo ministro Wan Azizah Wan Ismail, infatti, ha dichiarato che il matrimonio è illegale in quanto non era stato approvato dalla corte della Sharia. Anche l’opinione pubblica si è indignata per la notizia, diffusa da un quotidiano locale, e chiede che la pratica venga messa fuori legge.
Il fenomeno delle spose bambine è una piaga che affligge le popolazioni, soprattutto nel mondo musulmano, in maniera sempre più prepotente. Lo scorso 8 marzo, in occasione della festa della donna, l’Unicef ha pubblicato i dati ufficiali, che parlano di 12 milioni di ragazze che diventano spose bambine ogni anno. L’emergenza riguarda specialmente l’Africa subsahariana e l’India, ma nemmeno l’Italia, ormai terra di conquista da parte degli immigrati musulmani, ne è immune. “Accade soprattutto nelle baraccopoli” ha affermato il portavoce dell’Unicef Italia Andrea Iacomini, ed è “più frequente dove si registra una maggiore dispersione scolastica tra le bambine, che vengono poi date in spose minorenni”.
Anna Pedri

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2 comments

Roberto 3 Luglio 2018 - 2:26

Claudio Serra non c’è niente di strano per gli sprepuziati in generale e per qualche malato di mente come te.

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Claudio 3 Luglio 2018 - 3:49

Brutto figlio di una scrofa, sei andato a pregare in chiesa questa domenica? Perchè il prete da cui vai probabilmente fa cose ai bambini 100 volte peggiori di quelle descritte in questo articolo. Ma tu continua a pregare, miraccomando.

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