Roma, 7 mar – L’Italia è ufficialmente nell’elenco dei Paesi ostili della Russia. Il governo di Mosca ha approvato un elenco di Stati e territori stranieri che “commettono atti ostili contro la Russia, le sue aziende e i suoi cittadini”. La lista comprende anche l’Ue e quindi l’Italia.
Mosca approva elenco Paesi ostili, c’è anche l’Italia
Tra gli altri Paesi ostili a Mosca ci sono Stati Uniti e Canada, Regno Unito, Montenegro, Svizzera, Albania, Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, Norvegia, San Marino, Macedonia del Nord. Nonché Giappone, Corea del Sud, Australia, Micronesia, Nuova Zelanda, Singapore e Taiwan. Oltre che ovviamente la stessa Ucraina, con cui Mosca è in guerra. Lo riporta l’agenzia russa Tass.
Secondo il decreto, i debitori possono pagare i Paesi ostili in rubli
Ma cosa comporta finire in questo elenco? Secondo il decreto, lo Stato, le imprese e i cittadini russi che abbiano debiti nei confronti di creditori stranieri appartenenti a questa lista potranno pagarli in rubli. Nuove regole quindi per chi vanta crediti nei confronti dei russi in base al fatto che gli investitori siano basati o meno in un Paese che ha sanzionato la Russia. Il governo di Mosca riferisce dunque che la Russia e le aziende russe saranno autorizzate a pagare i creditori di “Paesi che si impegnano in attività ostili” in rubli, anche su titoli denominati in altre valute.
“Procedura temporanea si applica ai pagamenti superiori a 10 milioni di rubli al mese”
Questo in sostanza significa però che i bond emessi dallo Stato russo o da una qualsiasi istituzione pubblica o privata potrebbero perdere di valore, dal momento che nessuna controparte internazionale accetterebbe di essere saldata in una valuta il cui valore sta precipitando in maniera verticale. “La nuova procedura temporanea si applica ai pagamenti superiori a 10 milioni di rubli al mese (o un importo simile in valuta estera)“. Si legge nella nota diffusa dalle autorità russe. Al contrario, precisa la Banca centrale russa, i creditori in Paesi che non hanno imposto sanzioni possono essere in grado di ricevere il pagamento in valuta estera con un permesso speciale.
Draghi: “Non escluse nuove sanzioni contro Mosca”
Dal canto suo, il premier Mario Draghi – che oggi ha incontrato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen – non esclude che “ci saranno nuove sanzioni contro Mosca”. L’ex numero uno della Bce inoltre sottolinea che non tutti i Paesi Ue hanno applicato a pieno e rapidamente le sanzioni contro la Russia come fatto invece da Italia, Francia e Germania. Infine il premier ribadisce che la Ue è compatta “nel rispondere all’appello del presidente ucraino Zelensky che ci ha chiesto aiuti finanziari, umanitari, militari per difendersi dall’aggressione russa”.
Adolfo Spezzaferro
3 comments
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Grandi i nostri governanti e quelli Europei burattini nato. Adesso le aziende italiane commerciando con la ruassia… forse gli sta bene pure ai nostri imprenditori ottusi dems.. mi dispiace solo per i lavoratori a sto punto
Draghi vuole fare altre sanzioni!! Ci porta al suicidio!! Ai russi non gliene frega nulla delle sanzioni ulteriori di un paese oramai del terzo mondo governato da un banchiere non eletto che ha distrutto l’economia e svenduto i beni pubblici per favorire la finanza straniera