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Non solo Isis: l’Arabia Saudita bombarda Sana’a, patrimonio Unesco

by Roberto Derta
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sana'a bombardataSana’a, 12 giu – La guerra in Yemen, che nell’ambito della polveriera mediorientale dopo il fallimento delle primavere arabe, vede l’ennesimo scontro fra gli Houthi, sciiti, e la maggioranza sunnita, ha scritto oggi un’altra brutta pagina di storia. Le forze della coalizione sunnita, guidate dall’Arabia Saudita, sono infatti arrivate a bombardare la capitale, colpendo un sito di importanza culturale inestimabile.

Particolarmente colpito dai raid dell’aviazione di Riyad è stato il quartiere Qassimi, parte della città vecchia di Sana’a, che dal 1986 è patrimonio dell’umanità sotto tutela Unesco. Un dedalo nel quale si alternano strade, stradine e decine di mercati (i sūq), abitazioni che risalgono a più di 2.500 anni fa, caratterizzate dal colore ocra, decorate con granito e alabastro, giardini e orti che si aprono all’improvviso nel microcosmo rappresentato da questa vera e propria città nella città.

Già da prima delle rivolte cominciate nel 2011 il paese era investito da violenze. Con il clima di rivolte che ha toccato il mondo arabo la situazione si è fatta ancora più pesante, ma mai sino ad ora la città vecchia era stata colpita.

Il proditorio attacco saudita ha distrutto almeno tre edifici, causato non meno di cinque morti. Un bilancio nel quale i danni risultano contenuti, ma che simbolicamente rappresenta un punto di non ritorno: “Questa distruzione aggraverà soltanto la situazione umanitaria e ribadisco la mia richiesta a tutti le parti di rispettare e proteggere l’eredità culturale in Yemen”, ha dichiarato Irina Bokova, direttore dell’agenzia Onu.

Così, dopo le distruzioni dei siti archeologici dell’Iraq da parte dell’Isis, che minaccia anche luoghi come Palmira in Siria, nel medioriente della fu Arabia Felix si registra un altro colpo ad una storia millenaria. Questa volta, nel ruolo di protagonista, non troviamo però i fanatici, ma la dinastia dei Saud così ben inserita nei salotti dell’occidente. E i cui rapporti -insieme a quelli del Qatar- con le torve schiere dei combattenti dello Stato Islamico fra sono ancora tutti da chiarire.

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1 commento

carolus 13 Giugno 2015 - 10:45

L’Arabia sta facendo quello che l’occidente ha paura a fare, cioè di eliminare dalla faccia della terra i criminali islamici che massacrano senza pietà nel nome di Allah il misericordioso.

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