Parigi, 16 lug – Da una parte i festeggiamentti, dall’altra gli scontri – anche duri – con le forze dell’ordine. Se da una parte c’è una nazionale multietnica, lodata dai commentatori di mezzo (tutto) il mondo, che trionfa al Luzhniki di Mosca e porta a casa la seconda coppa del mondo della sua storia, dall’altra c’è la vita reale che parla di un Paese nel quale la multietnicità non è certo un valore, semmai foriera di sempre maggiori tensioni che sono ritornate a galla la scorsa notte nascondendosi dei festeggiamenti.
Così, se dall’Arco di Trionfo è stato possibile vedere in mondovisione una folla festante nella quale faceva capolino anche una bandiera algerina – immagine più adeguata a descrivere tutte le contraddizioni della Francia odierna è difficile da trovare – nel resto delle strade della capitale e non solo è esplosa la violenza in tutta la sua drammaticità. Era già successo quando i Bleus avevano sconfitto il Belgio, guadagnando così l’accesso alla finale. L’8 luglio scorso, giovani immigrati di seconda e terza generazione avevano inscenato scene di guerriglia urbana, costringendo la Polizia a scendere in piazza in assetto antisommossa scagliando lacrimogeni per disperdere la folla.
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Il successo in finale ha fatto il resto, con scene di guerriglia che hanno insanguinato la notte di Francia. Non che le forze dell’ordine non se lo aspettassero: già dal pomeriggio Ratp, l’azienda dei trasporti pubblici parigini, aveva deciso insieme alla prefettura che, in caso di vittoria degli 11 di Deschamps, le corse da e per i quartieri delle banlieues sarebbero state interrotte. Un tentativo (vano) di bloccare i teppisti: sugli Champs Elysées un supermercato è stato preso d’assalto da trenta sciacalli, riporta il quotidiano le Parisien, che parla anche di tensioni in molte altre zone della città. Non va meglio nel resto del Paese: a Lione la Polizia ha dovuto effettuare delle cariche per disperdere la folla, ad Arpajon giovani immigrati hanno preso d’assalto le forze dell’ordine bersagliandole con lanci di bottiglia, stesso discorso a Rouen e Mentone, mentre a Marsiglia altri giovani immigrati hanno assaltato un auotbus e dato fuoco alla fermata.
Nicola Mattei
Notte di scontri in Francia: quella nazionale multietnica che mette a ferro e fuoco il Paese
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[…] Notte di scontri in Francia: quella nazionale multietnica che mette a ferro e fuoco il Paese Il Primato Nazionale […]
Dato che la squadra francese è composta per la metà di campioni africani che hanno rinunciato alla loro nazionalità originaria, possiamo dire che è stata Africa-Croazia che è finita 4-2.
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[…] 16 lug – Mentre in Francia vanno in scena scontri, saccheggi e violenze in seguito alla vittoria del Mondiale di Russia, con immigrati di seconda e terza generazione che hanno messo a ferro e fuoco Parigi alla faccia […]
Francia??? Una fogna fintamente multietnica dove il frocetto e suoi amici comunistelli dormono in quartiere dorati ed iper protetti , mentre le periferie sono allo sbando sotto l’egida islamico- tribale- magrebina e del luridume africano , tutti dediti allo spaccio e delinquenti seriali……..non ssra’ in grado la vittoria di un mondiale di ripulire la cloaca negroide-islamista francese………auguroni.
[…] di disordini “sportivi” sono una consuetudine ormai nella capitale transalpina. Già nel 2018 i festeggiamenti per la Coppa del Mondo dei blues degenerarono in violenti scontri, così come altre vittorie del Psg già avevano dato vita a maxi-risse e tafferugli. A mettere e […]
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