Roma, 24 giu – Se questa è un’alleanza. L’Atlantico è sempre più largo, dopo la pubblicazione, da parte di WikiLeaks, del testo di alcune intercettazioni della National Security Agency (Nsa) contro i più alti livelli della politica francese.
Si scopre così che “l’alleato” americano ha spiato i presidenti francesi Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy e François Hollande e i loro più stretti collaboratori.
L’imbarazzo, a Washington, è palese e alla fine la Casa Bianca riesce soltanto a replicare che “noi non stiamo intercettando le comunicazioni del presidente Hollande né mai lo faremo”, lasciando intendere che la cosa vale solo per il presente e per il futuro, non per il passato.
I presidenti francesi sarebbero stati intercettati per almeno 6 anni, dal 2006 al 2012.
Il report più recente è del maggio 2012 e riguarda Hollande in relazione a una conversazione non ufficiale avvenuta con l’Spd, vale a dire l’opposizione tedesca, senza che la Merkel ne sapesse nulla. Dalle intercettazioni del 2006 su Chirac spunta la notizia della sua intenzione di nominare un ambasciatore non gradito a Washington. Sarkozy è stato ascoltato almeno in tre occasioni: nel 2008, in particolare, è stata registrata la sua insoddisfazione per gli errori degli americani nella crisi economica mondiale, e la sua intenzione di “farsi avanti per risolvere la crisi finanziaria”.
Hollande ha deciso di convocare, per questa mattina, un consiglio di difesa.