Edimburgo, 21 dic – Nei giorni degli scontri al calor bianco all’interno del governo britannico, e tra Westminster e le istituzioni europee, sembrerebbe ovvio pensare che al governo scozzese non manchino argomenti seri dei quali discutere, eppure il politically correct riesce a surclassare perfino gli eventi di portata storica.
Durante l’ultima settimana, uno dei soggetti di discussione più in voga nei corridoi di Holyrood (la sede del Parlamento scozzese) ha riguardato il cambio di genere dei cosiddetti “ometti di pan di zenzero” (“gingerbread men”), ovvero i celeberrimi biscotti allo zenzero tipici delle festività natalizie, in particolare nel Regno Unito. Narra la leggenda che l’origine del dolcetto glassato – ormai diffuso in tutto il mondo – sia prettamente britannica, e risalga al XVI secolo, durante il regno di Elisabetta I, quando i celebri pupazzetti vennero creati per stupire gli ospiti alla corte della regina.
Ora non si potrà più allietare una pausa caffè con un “ometto di pan di zenzero”: al massimo si potrà servire una “persona di pan di zenzero” (“gingerbread person”). Lo staff della caffetteria di Holyrood ha infatti ricevuto una comunicazione che vieta di utilizzare il vecchio nome per i biscotti, finiti nel calderone delirante della lotta al sessismo. Detto e fatto: i frollini, in vendita per una sterlina e mezza presso il punto ristoro del parlamento scozzese, sono stati prontamente ri-etichettati con il nuovo nome, al fine di non offendere nessuno.
Annie Wells, parlamentare e portavoce dei Tory in materia di discriminazione, ha commentato così: “Ma il Parlamento scozzese non ha cose migliori da fare che preoccuparsi di come chiamare gli ometti di pan di zenzero? Questo è un gesto assolutamente inutile, che non fa altro che banalizzare e ridicolizzare i veri problemi relativi all’uguaglianza di genere”.
Da dove è arrivata questa direttiva? Non è chiaro. Sembra che esista una corrente trasversale ai partiti che ha preso a cuore le crociate più assurde del politicamente corretto: il cambio di nome dei biscotti misogini, infatti, arriva a un giorno di distanza dall’invio di una comunicazione ufficiale che impone nuovi standard di comportamento all’interno del Parlamento, proprio in materia di differenze di genere.
Il nuovo regolamento applica una serie di norme con tolleranza zero sulle molestie vere o presunte: c’è un giusto e comprensibile divieto di “palpeggiare” le persone, ma anche di “commentarne l’aspetto” o di indulgere in qualsiasi tipo di “sguardi, espressioni, commenti o gesti di natura sessuale”.
Solo il mese scorso, Holyrood ha speso 50mila sterline in corsi anti-molestie per i parlamentari: c’è da domandarsi che parte di questa cifra verrà recuperata con l’acquisto delle “persone di pan di zenzero” al bar del Parlamento.
Alice Battaglia
“Gli omini di pan di zenzero sono sessisti”: l’ultima crociata femminista prende di mira i biscotti
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