Damasco, 18 mag – Truppe fedeli al legittimo governo siriano hanno il totale controllo del sito archeologico di Palmira, che nei giorni scorsi si temeva potesse finire nelle mani dell’Isis e fare così la fine di altre aree dall’inestimabile interesse storico distrutte dalla furia iconoclasta degli estremisti guidati dall’autoproclamato califfo al-Baghdadi.
Nella battaglia a difesa del sito sarebbero morte oltre 300 persone: 123 soldati siriani, altrettanti miliziani dell’Isis e quasi 80 civili. Fonti dell’esercito siriano parlano però di almeno 1000 appartenenti allo Stato Islamico che avrebbero perso la vita negli scontri. che Palmira non ha solo rilevanza storica ma anche valenza strategica: oltre alla sua posizione, nella zona sono presenti alcuni giacimenti di gas, oltre ad una base dell’aviazione siriana.
Cruciale è stato proprio il lavoro di quest’ultima, impegnata in lunghe missioni di bombardamento che hanno permesso di aiutare l’avanzata dell’esercito di terra. Attualmente i convogli Isis sono in ritirata dall’area, controllando ormai solo un piccolo villaggio della zona.